Venezia, nuove limitazioni contro lo smog dal 1° ottobre: stop anche agli Euro 4

Lotta allo smog, stop anche agli Euro 4
VENEZIA - Dal primo ottobre tornano le limitazioni al traffico in chiave antismog, con il blocco dei veicoli più datati e inquinanti. La novità più...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - Dal primo ottobre tornano le limitazioni al traffico in chiave antismog, con il blocco dei veicoli più datati e inquinanti. La novità più importante, contemplata nella delibera del Comune già in vigore, è che già col colore verde, senza allerta inquinamento arancione o rossa, quest’anno nei giorni feriali dovranno fermarsi anche i diesel Euro 4. Questi, a dire la verità, già nella passata stagione invernale erano stati ricompresi tra i divieti, ma poi era scattata la deroga in virtù dello stato di emergenza per il Covid. Finito quello, la deroga viene meno, anche se c’è chi spinge per replicarla, stavolta con la giustificazione della crisi energetica, dell’inflazione e dei rincari che stanno colpendo le famiglie. Si vedrà.

Nuove limitazioni antismog dal 1° ottobre

Per ora il dato di fatto è questo: stop anche agli Euro 4 e non solo. Se dovesse scattare l’allerta arancione o, peggio ancora, la rossa, dovrebbero fermarsi pure gli Euro 5. Secondo l’Aci, Automobile club italiano di Venezia, già col colore verde, almeno sulla carta e al netto delle possibili deroghe previste dal provvedimento del Comune, sono 218.255 i veicoli sul territorio della Città metropolitana che col cambio del mese non potranno più circolare: quasi uno su due dei 478.363 che fanno il totale delle immatricolazioni sui 44 comuni dell’ex provincia.

Lo stesso presidente dell’Aci di Venezia, Giorgio Capuis, chiede di rivedere il sistema dei divieti: «Si avvicina il momento di attuazione dei blocchi del traffico per quei veicoli che la normativa europea ritiene maggiormente inquinanti. Le Regioni hanno purtroppo le mani legate, trattandosi di un provvedimento comunitario. Ma, altre volte, si è riusciti a differire l’attuazione dei blocchi. Rivolgo un appello alle istituzioni affinché si possa anche per il 2022 arrivare a una proroga, poiché la difficoltà del momento congiunturale attuale, inasprita dalla guerra in Ucraina, sicuramente consiglia di non penalizzare l’utenza, in particolare quei mezzi che non hanno un impatto così importante sulla qualità dell’aria». Prosegue Capuis: «Aci è da sempre in prima fila per svecchiare la normativa nazionale e comunitaria che consente in taluni casi la circolazione di veicoli inquinanti, che sono solo vecchi. È necessario separare quelle vetture che hanno un valore storico, e conservarle, dalle vetture che invece vengono utilizzate quotidianamente, sono poco sicure e molto inquinanti. Con razionalità – l’invito del presidente – individuiamo quelle sacche di vetture realmente inquinanti e garantiamo un incentivo alla rottamazione magari acquistando un usato di qualità e omologato con le nuove normative, così da svecchiare il parco circolante, dare un supporto all’imprenditoria di settore e fare del bene all’ambiente».

Le limitazioni saranno in vigore dal primo ottobre al 17 dicembre e poi dal 7 gennaio al 30 aprile del prossimo anno. Col colore verde nei giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30, non possono correre i ciclomotori e motoveicoli Euro 0, i veicoli a benzina Euro 0 e 1, i diesel privati da 0 a 4 compresi. L’allerta arancione scatterà, come di consueto, con quattro giorni consecutivi con la concentrazione del Pm10 – le polveri sottili – superiore al limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Si fermeranno anche i veicoli diesel privati Euro 5, sempre dalle 8.30 alle 18.30 ma in questo caso tutta la settimana. Non, invece, i commerciali che vengono ricompresi se l’allerta diventa rossa, dopo 10 giorni di superamento consecutivo del Pm10, con il divieto per essi in vigore ogni giorno, ma solo fino alle 12.30. Ben trenta sono le deroghe previste dall’ordinanza, compresa la libera circolazione per le persone residenti in Comune che abbiano 70 e più anni, le persone con disabilità con relativo contrassegno, i veicoli alimentati a gas o elettrici, quelli impiegati per motivi di lavoro, di servizio o sanitari.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino