Smog, è allerta in Friuli Occidentale (bollino rosso), a Brugnera è record: le fonti di inquinamento individuate dall'Arpa

Il dato emerge dalla relazione annuale

Smog, è allerta in Friuli Occidentale (bollino rosso), a Brugnera è record: le fonti di inquinamento individuate dall'Arpa
Brugnera maglia nera per inquinamento atmosferico sia per quanto riguarda le concentrazioni di Pm10 che di benzoapirene. Il dato emerge dalla relazione annuale di Arpa sulla qualità...

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Brugnera maglia nera per inquinamento atmosferico sia per quanto riguarda le concentrazioni di Pm10 che di benzoapirene. Il dato emerge dalla relazione annuale di Arpa sulla qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia per l’anno 2024, presentata ieri sera al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento in presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro. L’Agenzia regionale ha voluto eseguire un approfondimento sull’area che registra le maggiori criticità per indagare al meglio le possibili fonti di inquinamento ed individuare processi di miglioramento della qualità dell’aria. 

 

 

 

I DETTAGLI

In base all’analisi integrata dei dati di Pm10 e benzoapirene relativi sia alle stazioni della pianura friulana che alle stazioni venete più orientali, Brugnera rappresenta «una discontinuità spaziale nel gradiente Ovest-Est atteso, secondo cui le maggior concentrazioni inquinanti riferibili agli alti tassi di smog della pianura padano-veneta vengono via via a ridursi se ci si sposta verso le zone più orientali del Fvg più ventilate». I mesi più critici sono quelli invernali (a causa anche del riscaldamento domestico e dell’abbruciamento di ramaglie e scarti agricoli) dunque le maggiori concentrazioni di Pm10 e Benzoapirene non persistono tutto l’anno. Dallo studio emerge che le sorgenti che impattano maggiormente sulla qualità dell’aria vadano ricercate nelle abitudini della popolazione locale: l’indicazione è che debbano essere attuate le azioni più consone e necessarie all’abbattimento degli inquinanti provenienti dalla combustione delle biomasse in ambito domestico o agricolo. Ciò avrà «il duplice effetto di riportare anche la stazione di Brugnera entro i limiti di legge e determinare un miglioramento della qualità dell’aria per tutelare al meglio la salute della popolazione locale».

 

 

LA MAPPA

Complessivamente negli ultimi due mesi dell’anno scorso è stata riscontrata una minore piovosità sia per la zona di pianura che per quella montana che ha favorito una minore dispersione degli inquinanti al suolo. Quelli costantemente monitorati da Arpa sono il materiale particolato, il biossido di azoto, l’ozono, il monossido di carbonio, il biossido di zolfo, il benzene, il benzoapirene, unico idrocarburo policiclico aromatico normato e alcuni metalli pesanti (cadmio, nichel, arsenico e piombo). Nel 2024 non si sono registrati superamenti dei limiti di legge per il biossido di azoto con concentrazioni annue analoghe al 2023 mentre sul fronte delle polveri sottili, la sola stazione che non ha rispettato il limite di legge giornaliero è stata, appunto, quella di Brugnera che ha registrato 50 giorni di sforamento a fronte dei 35 ammessi dalla normativa. Salvo questo caso, il 2024 ha visto un minor numero di superamenti. Per quanto riguarda l’ozono su tutta la regione c’è stata una riduzione del numero di superamenti delle soglie di informazione rispetto al 2023 ad eccezione della stazione di Brugnera mentre per il benzene, si registra una sostanziale stabilità dei livelli misurati ed in alcuni casi anche inferiori a quelli degli anni passati. Nel 2024 si sono registrate medie annue di benzoapirene al di sotto del limite ammesso dalla normativa (1.0 ng/m3 come media annuale) eccetto le stazioni di Tolmezzo e in modo più marcato di Brugnera. Focalizzandosi sulle possibili fonti locali, Arpa mette in evidenza come a Brugnera persistano molteplici realtà produttive nel settore del mobile autorizzate alla cogenerazione mediante l’uso della biomassa legnosa derivante dagli scarti di produzione. Si è passati, tuttavia, da un totale di dieci Comuni che superavano la soglia ammessa a sei (Azzano Decimo, Brugnera, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini e Sacile).

 

 

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Il Gazzettino