Smog alle stelle da bollino rosso: verso lo stop alle auto. «Non facciamo uscire i bimbi di casa»

Aria irrespirabile a Treviso: prevista l'entrata nella zona rossa
TREVISO - Aria irrespirabile in città, vicini all’allerta rossa. Negli ultimi dieci giorni, per nove volte è stato sforato il limite massimo di polveri sottili...

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TREVISO - Aria irrespirabile in città, vicini all’allerta rossa. Negli ultimi dieci giorni, per nove volte è stato sforato il limite massimo di polveri sottili e qualche mamma inizia a tenere in casa i figli per evitare che vengano ammorbati dallo smog. Il record di sforamenti sabato, con 120 microgrammi per metro cubo d’aria, quasi tre volte il limite giornaliero consentito di 50 microgrammi. L’unico giorno sotto soglia, per condizioni metereologiche che hanno facilitato il cambio d’aria, è stato lunedì 13, quando i valori di polveri sottili si sono fermati a 46 microgrammi, poco al di sotto della soglia d’allarme. Ma è stato, per l’appunto, solo un caso. Poi la curva ha cominciato a crescere e non si è più fermata. Le previsioni per i prossimi giorni fanno però sperare in qualche spiraglio: per giovedì è prevista una leggera pioggerellina in mattinata, ma troppo poco per sperare in un radicale cambiamento delle condizioni climatiche. Forse per sabato potrebbe cambiare qualcosa di più, ma nessuno ancora si sbilancia. E proprio giovedì potrebbe scattare l’allerta rossa con un ulteriore inasprimento delle limitazioni al traffico.


PROTESTE

Intanto l’aria inquinata inizia a sollevare le proteste. Al punto che ieri alcuni genitori hanno evitato di portare i propri figli alla sfilata dei carri allegorici: «A mezzogiorno c’erano concentrazioni di pm10 pari a 100 μg/m3. Le positive previsioni di stamane sono state disattese. Io i miei figli li tengo a casa», ha scritto una madre preoccupata nella pagina Facebook di Treviso Clean ad Green. E in effetti l’andamento delle ultime 48 ore è stato a dir poco altalenante con picchi di 151 microgrammi alle due di notte di domenica, 63 alle nove di mattina di lunedì, 32 microgrammi alle 15. Poi la risalita, sempre di lunedì, nel pomeriggio quando si accendono i riscaldamenti. Ieri invece i parametri sono stati sempre in zona rossa, con 99 microgrammi attorno a mezzogiorno e 81 dopo le 17. Insomma: la situazione è critica.


LE PREVISIONI

«Purtroppo - ammette Alessandro Manera, assessore all’Ambiente - le condizioni meteo non aiutano. C’è una inversione termica notevole e non piove da ormai tanto tempo. Inoltre in questo giorni c’è il fenomeno della nebbia che non aiuta per niente. Giovedì Arpav potrebbe decidere di farci entrare in zona rossa». Il condizionale però è ancora d’obbligo: «Per il fine settimana è prevista pioggia - dice l’assessore - quindi qualcosa potrebbe cambiare. Arpav, se riterrà il cambio climatico di impatto, potrebbe però evitare di farci entrare nella categoria di rischio superiore». 


INASPRIMENTO

Il livello di allerta 2 (o livello rosso) si attiva quando vengono misurati o previsti almeno dieci giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero di Pm10 di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Limite che sarebbe già scattato se non ci fosse stata la tregua di lunedì 13 febbraio. Col livello rosso viene interdetta la circolazione dalle 8.30 alle 18.30, dal lunedì alla domenica, inclusi i giorni festivi infrasettimanali, a ciclomotori e motoveicoli Euro 0 ed Euro 1, ai veicoli a benzina Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, alle autovetture a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 e ai veicoli commerciali a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 (per questi ultimi limitatamente alla fascia oraria 8.30-12.30).

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Il Gazzettino