La Slovenia aumenta i controlli sul Carso per evitare lo sconfinamento degli italiani: bufera politica

La Slovenia aumenta i controlli sul Carso per evitare lo sconfinamento degli italiani: bufera politica
La Slovenia ha annunciato che rafforzerà il servizio di pattugliamento del confine con l'Italia sul Carso per evitare che dal Friuli Venezia Giulia gli italiani...

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La Slovenia ha annunciato che rafforzerà il servizio di pattugliamento del confine con l'Italia sul Carso per evitare che dal Friuli Venezia Giulia gli italiani sconfinino. Lo ha reso noto la Tgr Rai Fvg citando l'agenzia di stampa slovena Sta, che avrebbe annunciato il provvedimento delle autorità di Lubiana. La Sta ha riportato infatti che molte persone entrano in Slovenia attraversando l'ex frontiera nei boschi e attraverso i campi, sia a piedi che in bici o in moto. Il fenomeno, rende noto la Protezione civile slovena si tratterebbe di centinaia di casi, causerebbe preoccupazione tra la popolazione, spaventata dalla possibilità di contagio del Coronavirus. La Sta ha precisato che in Slovenia il numero di contagi è molto basso, così come quello delle vittime, 104 dall'inizio della pandemia. 


Oggi, 22 maggio, in Slovenia la polizia del distretto di Capodistria ha fermato nelle ultime ore 38 migranti che cercavano di passare in territorio italiano. Per la maggior parte dei fermati è stata stabilita la nazionalità afghana e pachistana, in otto hanno presentato richiesta di protezione internazionale. 

PROTESTE. Numerose le prese di posizione contro l'iniziativa di Lubiana. Sandra Savino, deputata e coordinatrice di Forza Italia, denuncia l'
«inaccettabile doppiopesismo della Slovenia: «Distratta di fronte al passaggio dei migranti verso l'Italia, attenti e solerti nel chiudere le frontiere ai cittadini italiani». L'ex governatrice Debora Serracchiani auspica che «torni al più presto la normalità sul confine» tra i due Paesi.

Mentre Roberto Novelli, deputato di Fi, accusa la Slovenia di doppiopesismo: «Non bastavano i massi posti al confine tra Slovenia e Italia, ora anche il rafforzamento delle frontiere. Ma non per tutti: solo per gli italiani, quasi etichettati come untori, mentre i migranti della rotta balcanica continuano a entrare in Italia. Vale la pena ricordare al governo sloveno - aggiunge - che il solo Friuli Venezia Giulia ha effettuato oltre 111mila tamponi, contro i 74mila della Slovenia, a fronte di una popolazione ben più numerosa. Il Fvg, nonostante la vicinanza con zone con alti tassi di contagio è riuscita a contenere la pandemia, registrando nelle ultime settimane pochissimi casi a fronte di molti tamponi».


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Il Gazzettino