Slot machine, una app dei vigili urbani "scopre" i flussi dei clienti

Slot machine, una app dei vigili urbani "scopre" i flussi dei clienti
MONSELICE - Lotta alla ludopatia: arriva nelle slot l’applicazione Smart. L’acronimo indica le "Statistiche, monitoraggio e analisi della raccolta...

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MONSELICE - Lotta alla ludopatia: arriva nelle slot l’applicazione Smart. L’acronimo indica le "Statistiche, monitoraggio e analisi della raccolta territoriale del gioco d’azzardo" e identifica un sistema - sviluppato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato - che permette una vigilanza costante da remoto dei flussi di denaro che entrano ed escono dalle slot; consente inoltre di verificare che bar e sale da gioco rispettino la normativa regionale sulle limitazioni degli orari delle macchinette.


L’OBIETTIVO
Per arginare un fenomeno in preoccupante espansione, l’amministrazione ha richiesto a febbraio di collegare Monselice al sistema Smart, che in altri Comuni italiani ha dato prova di efficacia e di contrasto degli abusi da parte di utenti ed esercenti. La gestione dell’applicativo, che sarà installato in tutti gli apparecchi attivi in città, sarà responsabilità del comandante della polizia locale Albino Corradin. 
Smart si basa sulla raccolta centralizzata delle informazioni dei volumi di gioco e il monitoraggio dell’accensione e dello spegnimento delle macchine. Esprime soddisfazione la sindaca Giorgia Bedin: «Per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo patologico è fondamentale disporre di strumenti e di verifica offerti dalle moderne tecnologie. Vigilare è fondamentale per garantire il rispetto delle regole e questa applicazione è un’opportunità che Monselice non ha voluto perdere». 


IL PRECEDENTE
La problematica del gioco d’azzardo era già stata trattata al consiglio comunale dello scorso 8 novembre, quando la maggioranza aveva presentato una delibera per impedire lo spostamento di una sala giochi dal centro in zona residenziale. Con il trasferimento della sede, l’attività avrebbe potuto ampliare notevolmente le metrature nonostante il divieto, da parte dell’amministrazione, di aumentare il numero delle slot. In quella sede, l’assessore alle attività produttive Stefano Peraro aveva comunicato l’intenzione della giunta di non concludere l’accordo pubblico-privato tra Comune e ‘5 sas’ (società titolare della sala giochi), rimandando ad un successivo momento la definizione a livello urbanistico delle aree dove possono stabilirsi quel tipo di attività. Negli intenti dell’amministrazione, le sale slot potranno sorgere solo in ‘zona D’, la zona industriale


Durante il dibattito, si era registrata una comunanza di vedute sul contrasto a questa dipendenza e la sindaca leghista aveva ribadito che «la posizione del mio partito, come quella del PD, è di assoluta contrarietà a questo tipo di sale giochi; la ludopatia è una malattia che rovina la vita a tante persone». Una stretta che anticipava di qualche mese la scelta di assoggettare tutte le slot al controllo telematico della polizia locale.
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Il Gazzettino