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BOLZANO - Il Green pass per salvare la stagione sciistica 2021/2022 e per evitare di perdere un altro inverno. Un nuovo "blackout" sarebbe infatti devastante per l'intero comparto. La Valle d'Aosta va perciò verso l'obbligo del "lasciapassare" per sciatori e personale degli impianti a fune. È quanto emerso dalla riunione del gruppo di lavoro presieduto dagli assessori Luigi Bertschy e Jean-Pierre Guichardaz e composto da rappresentanti dell'associazione valdostana impianti a fune, maestri di sci, albergatori, guide alpine, Confcommercio e Camera di Commercio. La Valle d'Aosta, chiede altresì al governo il «superamento della logica del contingentamento nell'utilizzo degli impianti di risalita».
Bolzano (Anef) scrive a Fedriga
Sulla stessa linea anche l'Anef e gli impiantisti altoatesini che ieri si erano riuniti in assemblea a Bolzano. In una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Massimiliano Fedriga, l'Anef si dice «assolutamente favorevole alle strategie fino ad oggi adottate per il completamento della campagna vaccinale e per la gestione degli accessi ai servizi da parte della popolazione (Green pass), ed intende allinearsi alle scelte che saranno da operate in futuro al fine di contenere la diffusione del contagio». «In tale senso - ricorda l'associazione - negli ultimi mesi ci siamo attivati per stimolare l'adesione alla campagna vaccinale da parte di tutti i nostri dipendenti e per individuare soluzioni operative coerenti con le linee d'azione stabilite dalle norme».
L'Anef conferma quindi la disponibilità degli operatori funiviari italiani a rendere il Green pass sempre obbligatorio per l'accesso agli impianti di risalita.
Il Gazzettino