«Siti porno, satanici e di incontri accessibili dai computer delle biblioteche comunali»

«Siti porno, satanici e di incontri accessibili dai computer delle biblioteche comunali»
CAMPOLONGO - «Siti porno, satanici e di incontri accessibili dai computer delle biblioteche comunali». A lanciare l'allarme, che riguarda quasi tutti i network...

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CAMPOLONGO - «Siti porno, satanici e di incontri accessibili dai computer delle biblioteche comunali». A lanciare l'allarme, che riguarda quasi tutti i network pubblici di biblioteche, uffici e scuole della Riviera del Brenta e di parte del Padovano, è Zampier Zago, 40 anni, ingegnere meccanico originario di Campolongo Maggiore, manager della Maxtop di Hong Kong, ed esperto in sicurezza informatica.


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«Da qualche anno, dopo la nascita di mio nipote, mi sono dedicato alla sicurezza informatica. In particolare mi  impegno a spiegare a genitori, insegnanti e amministratori come rendere sicuri il web, le applicazioni nei telefoni e i pc in uso ai minorenni. Lo faccio con incontri gratuiti, nelle scuole e nei Comuni, diffondendo una sorta di manuale di sopravvivenza nell'era tecnologica». Molti Comuni, tra la provincia di Venezia e Padova, hanno chiesto all'ingegner Zago di effettuare controlli di sicurezza alle connessioni internet pubbliche in uso nei pc di uffici, biblioteche e scuole. «Quasi sempre ho riscontrato che mancano i software di controllo che bloccano contenuti pericolosi o inadatti ai minorenni spiega l'ingegnere -. L'ho reso noto, ma sono pochissime le amministrazioni comunali che stanno risolvendo il problema. Anche se si cancellano le cronologie delle ricerche, nei computer rimane tutto. Ce lo insegna l'informatica forense utilizzata nelle indagini. Durante le mie verifiche nelle reti comunali ho trovato ricerche che farebbero impallidire chiunque. E che quei contenuti siano a disposizione di ragazzi e ragazze minorenni, in computer pubblici, non va bene. I Comuni che installano i network rivela Zago - possono rimediare a queste falle di sicurezza affidandosi a società serie che installino e controllino periodicamente i blocchi ai contenuti della Rete. I più potenti non sono gratuiti, ma ritengo che sia una spesa necessaria visti i rischi che ho riscontrato. Altri comunque si trovano gratuitamente, basta informarsi».
RETI PUBBLICHEZampier Zago di recente ha eseguito controlli a reti fisse e WiFi pubbliche a Piove di Sacco, Dolo, Padova, Vigonovo, Fossò, Campagna Lupia. «A Campagna Lupia, ad esempio, grazie all'interessamento dell'assessore Chiara Moressa, ho potuto controllare i pc in uso alla biblioteca comunale racconta Zago-. Il risultato è stato scioccante. Nessun blocco impediva di visitare siti e vedere immagini pornografiche, di sette sataniche, di siti d'incontri e molto altro dai pc in uso ai minorenni. Tutto questo è stato documentato tramite un video che ho girato durante la verifica, come faccio sempre. In questo caso l'amministrazione sta risolvendo le falle di sicurezza, ma la cosa dovrebbe preoccupare, ed essere risolta, in tutti i Comuni».

La mancanza di sicurezza nelle reti pubbliche preoccupa l'ingegnere anche per l'uso improprio che potrebbe farne qualche malintenzionato: «In particolare la mia denuncia vuole andare a preservare i minorenni, però non ci vuole molto a capire che, senza blocchi di sicurezza, qualsiasi persona può collegarsi e trovare informazioni in materia di armi, terrorismo e pedo-pornografia, tra le altre, con conseguenze immaginabili. Le soluzioni esistono, ma bisogna correre ai ripari».i
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Il Gazzettino