TRIESTE -«Degrado è rubare coperte ai senzatetto». «Meno sanzioni più emozioni». «La vostra vergogna non ha confini, tagliate i fondi...
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Il motivo? I "divieti" finora attuati dall'attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Dipiazza ma più che il nome del primo cittadino a riecheggiare nel salotto buono della città era quello del vicesindaco leghista Pierpaolo Roberti. E ancora «Non siamo nel far-west, via il sindaco sceriffo» e «il degrado è cancellare promemoria Auschwitz». Un centinaio le persone che si sono date appuntamento per manifestare il proprio disappunto anche con fumogeni e striscioni (appesi oltre che sugli alberi natalizi anche sulla fontana centrale) contro l'ordinanza anti-artisti di strada, la lotta ai writers, contro la negazione della sala matrimoni alle coppie omosessuali e per la cancellazione del gioco del rispetto ma anche contro il sequestro di cartoni e coperte ai senza tetto e per le politiche anti-migranti fino alla rimozione dello striscione che chiedeva verità per Giulio Regeni.
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Il Gazzettino