Sit-in contro i "divieti" del sindaco: cartelli e scritte sugli abeti di Natale

Sit-in contro i "divieti" del sindaco: cartelli e scritte sugli abeti di Natale
TRIESTE -«Degrado è rubare coperte ai senzatetto». «Meno sanzioni più emozioni». «La vostra vergogna non ha confini, tagliate i fondi...

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TRIESTE -«Degrado è rubare coperte ai senzatetto». «Meno sanzioni più emozioni». «La vostra vergogna non ha confini, tagliate i fondi anche ai bambini». Sono solo alcune delle scritte impresse sui cartelloni che questa sera hanno fatto la loro comparsa tra i gingilli e le luci dei 24 abeti natalizi che addobbano Piazza dell'Unità d'Italia. Impossibile non imbattersi in uno di essi: ogni abete ne aveva appesi 3 o 4. Sono stati appesi dagli organizzatori del sit-in di protesta "Voci fuori da de-coro Degrado Di/piazza" che si è svolto questa sera sotto il Palazzo municipale.

 
Il motivo? I "divieti" finora attuati dall'attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Dipiazza ma più che il nome del primo cittadino a riecheggiare nel salotto buono della città era quello del vicesindaco leghista Pierpaolo Roberti. E ancora «Non siamo nel far-west, via il sindaco sceriffo» e «il degrado è cancellare promemoria Auschwitz». Un centinaio le persone che si sono date appuntamento per manifestare il proprio disappunto  anche con fumogeni e striscioni (appesi oltre che sugli alberi natalizi anche sulla fontana centrale) contro l'ordinanza anti-artisti di strada, la lotta ai writers, contro la negazione della sala matrimoni alle coppie omosessuali e per la cancellazione del gioco del rispetto ma anche contro il sequestro di cartoni e coperte ai senza tetto e per le politiche anti-migranti fino alla rimozione dello striscione che chiedeva verità per Giulio Regeni.





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Il Gazzettino