Peghin apre la campagna elettorale: «Rinuncio allo stipendio, 300mila euro a chi vive nel disagio»

Francesco Peghin
PADOVA - L'annuncio arriva a sorpresa, mentre Francesco Peghin, ormai uscito dalla fase Covid, sta presentando il suo point elettorale in via Oberdan e l'inizio del giro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - L'annuncio arriva a sorpresa, mentre Francesco Peghin, ormai uscito dalla fase Covid, sta presentando il suo point elettorale in via Oberdan e l'inizio del giro di ascolto nei quartieri. «La mia prima delibera sarà di rinunciare interamente allo stipendio che andrà in un apposito fondo per chi vive nel disagio». Una promessa che inaugura la campagna elettorale del candidato di centrodestra contro il rivale Sergio Giordani.

I CONTI
Peghin mette insieme anche la contabilità. «Attualmente il sindaco percepisce 6.212 euro che diventeranno 11.182 nel 2024. Sono oltre 60mila euro all'anno, 300mila in cinque anni che poi diventeranno 600mila. Inoltre non ho intenzione di circondarmi di strateghi, portavoce o sindaci ombra e anche qui il risparmio sarà di 80mila euro l'anno, pari a 400 mila euro per la legislatura». Totale oltre un milione di euro. Il denaro finirà nel fondo sociale Una luce in più per i padovani. «Lo faccio con lo stesso spirito di servizio che ha caratterizzato la mia storia in città, dalla Maratona al Musme».
Peghin esce allo scoperto nel suo punto elettorale (colore dominante l'ormai noto fucsia, arredamento ecocompatibile, affollato brindisi inaugurale con l'arrivo dell'onorevole leghista Massimo Bitonci, suo sponsor, l'esponente di FdI Filippo Ascierto, l'anima della lista civica Gianni Potti) non parlando di una possibile vittoria, ma dandola per scontata tanto che a più riprese ripete «quando sarò sindaco». L'occasione dell'incontro è l'avvio del tour dei cittadini nei quartieri della città. «Il mio motto è ascoltare, decidere, agire - dice Peghin - Per questo inizio la mia campagna elettorale dalla gente, il mio programma ha dei punti fermi ma nascerà da quello che mi diranno i padovani. Anche questa nuova sede è un centro di ascolto. Lo slogan è Serve la tua voce». Al centro in temi più divisivi dal tram alla Prandina all'inceneritore. Sul sito Internet ci sarà anche una web application per sapere in ogni momento dove incontrare il candidato. E non manca l'attacco al sindaco Giordani. «Fa solo marketing elettorale, ha speso 122mila euro dei cittadini per dire cosa farà nei prossimi cinque anni. Solo annunci di quello che faranno, rispetto al poco che hanno fatto».

I TEMI
Peghin batte ancora il tasto della sicurezza con un nuovo affondo a Giordani. «Non sta facendo nulla su questo tema, mentre la città è in mano ai pusher e alle baby gang. Ma un sindaco può e deve fare molto su questo fronte. Non basta dire che è un problema delle forze dell'ordine. Con ordinanze e polizia locale si può agire con efficacia».
Tra le novità di giornata anche un piccolo opuscolo dal titolo Piacere, Francesco che racconta con brevi note e immagini la vita personale e professionale di Peghin, dalla perdita del padre a 17 anni e della sorella di 32 alla guida della Blowtherm.


In apertura dell'incontro Peghin ha chiesto un momento di silenzio per la guerra in Ucraina. «Dopo due anni di pandemia, è una vera sciagura. Io sono per la pace, non giustifico mai la guerra. Anche nel 2003 sono stato contro la guerra Usa in Iraq, la pace è un valore a prescindere da bandiere e colori politici».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino