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UDINE - L’elezione di Alberto Felice De Toni a sindaco dopo il ballottaggio dello scorso 17 aprile, finisce sotto la lente d'indagine dell'opposizione in consiglio comunale. «Chiediamo che sia verificata parte della documentazione consegnata al momento della candidatura e ha riguardato la campagna elettorale e poi la proclamazione», spiega Francesca Laudicina, consigliere di minoranza per Lega Nord Salvini Premier. La richiesta di verifica rientra nei dodici quesiti rivolti al primo cittadino, il quale dovrà soprattutto chiarire perché nel curriculum depositato siano state omesse le cinque cariche che il professore ricopriva in alcune società che hanno rapporti con il Comune sotto forma, per esempio, di appalti per servizi. Tra queste, precisa Laudicina, «a noi preme maggiormente quella della Calzavara spa, vogliamo capire se l'appalto è ancora in corso e in tal caso che l'amministrazione agisca di conseguenza». Se il primo cittadino non chiarirà i 12 punti sollevati dall'opposizione, una delle opzioni sarà l’astensione dal consiglio comunale anche se «Stasera – precisa Laudicina - saremo presenti alla seduta consiliare. Tuttavia, fino a quando non otterremo i risultati richiesti, abbiamo preso in considerazione anche l'opzione di non presentarci alle prossime sedute o altre azioni».
La risposta del sindaco
A distanza di poche ore arriva la risposta del sindaco De Toni, che con una nota esprime la sua serenità sull'argomento. «Il tema relativo alle compatibilità con la mia nuova carica è già stato affrontato, con scrupolosità, da parte degli uffici comunali. Non sono state ravvisate incompatibilità di nessun tipo.
Il Gazzettino