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CASTELLO DI GODEGO (TREVISO) – Non sono ancora finiti i guai per il sindaco di Castello di Godego Diego Parisotto, denunciato da un residente per non avere restituito 2.300 euro ricevuti in prestito. Adesso viene al pettine un altro nodo. Era amministratore di sostegno di un portatore di handicap, residente a Castello di Godego, ma è stato sollevato dall’incarico su disposizione del giudice tutelare. I parenti del giovane disabile, dopo il clamore rimbalzato sui giornali, hanno presentato istanza chiedendo la modifica e il giudice tutelare ha accolto la richiesta e contemporaneamente disposto la sostituzione dell’amministrazione di sostegno, nominando al posto del sindaco tutt’ora in carica, un avvocato. È l’ennesima grana che piove sul capo del primo cittadino mentre i consiglieri di opposizione del gruppo “Godego Viva” (Barbara Gardiman, Pier Antonio Nicoletti, Antonio Candiotto, Diego Pegoraro) tengono alta l’attenzione sulla vicenda, sostenendo che potrebbero esserci nuovi risvolti.
I primi segnali - a detta dei consiglieri - sarebbero emersi già a gennaio, poco dopo che C.N. aveva consegnato la somma al primo cittadino, con la promessa di una restituzione entro due giorni, cosa - secondo la denuncia - non ancora avvenuta a due mesi di distanza.
GLI ALTRI
Questa azione avrebbe convinto altre persone a parlare con i consiglieri di opposizione. «Giovedì 14 marzo siamo stati contattati come gruppo di minoranza da altri cittadini che lamentavano la medesima situazione, ponendoci a conoscenza di denunce già presentate in tal senso ai carabinieri». Il giorno dopo, il 15 marzo, durante il consiglio comunale i quattro consiglieri volevano presentare una interpellanza sul tema. Ma Parisotto ha disertato la seduta, delegando il vice Enrico Barichello. L’opposizione, a questo punto, alza il tiro e chiede le dimissioni del sindaco e dell’intera maggioranza. «Temiamo che il problema possa essere più grave ed esteso di quello finora emerso. Se così fosse, risulta evidente l’inidoneità di questa amministrazione nel rappresentare la comunità godigese» avevano ripetuto. Per Godego Viva è indispensabile la convocazione di un consiglio comunale urgente, un’assemblea pubblica per discutere del tema.
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