Adria. Inizio con autogol per il sindaco Barbujani: durante la presentazione lancia un pallone che scheggia il lampadario

La sfera firmata da tutti i consiglieri era da consegnare alla vedova di una delle due vittime della Coimpo

Il sindaco Barbujani in sala consiliare
ADRIA (ROVIGO) - Con il neo-primo cittadino accolto dal caloroso applauso del pubblico presente in sala consiliare, si è aperto ieri il quarto mandato amministrativo di...

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ADRIA (ROVIGO) - Con il neo-primo cittadino accolto dal caloroso applauso del pubblico presente in sala consiliare, si è aperto ieri il quarto mandato amministrativo di Massimo Bobo Barbujani. Inizio subito con il botto. Più che le scontate schermaglie dei due consiglieri di opposizione di Ibc, Omar Barbierato ed Enrico Bonato, che non sembrano aver ancora metabolizzato la sconfitta elettorale, a fare notizia è stato un infelice tocco "calcistico" effettuato da Barbujani, che ha colpito un lampadario della sala. Il primo cittadino, lanciando a Katia Fornasiero, vedova di Marco Berti, una delle quattro vittime della Coimpo, un pallone da calcio, da consegnare al figlioletto Marco (la sfera è stata autografata da tutti i consiglieri comunali), ha centrato inavvertitamente, scheggiandolo, uno dei due lampadari.

IL PRIMO SCOGLIO

Dopo le formalità di rito con la convalida degli eletti, nessuno ha sollevato eccezioni, è passata all'unanimità la candidatura di Fortunato Sandri, in quota Bobosindaco, per il ruolo di presidente del consiglio. «Sono onorato ed emozionato - ha detto Sandri - e ringrazio per la fiducia. È un incarico di grande difficoltà e il mio impegno sarà massimo. Sarò il presidente di tutti. Voglio che questo consiglio diventi la casa della buona politica. L'obiettivo è il bene ultimo della nostra città e nostri cittadini». Più complicata la nomina del vicepresidente. Barbierato ha avanzato la candidatura di Bonato, appoggiato da Fratelli d'Italia. Proposta subito bocciata da Emanuela Beltrame (Lega). Seduta sospesa e maggioranza che, al rientro, ha cassato la proposta. «Spiace - ha rilevato Barbierato - che non sia stata accettata. Inizio peggiore non ci poteva essere, rinunciamo al ruolo di vicepresidente». Il posto sarà assegnato, prossimamente, su proposta della minoranza, ad un altro esponente dell'opposizione.
Spazio poi agli interventi dei neo-assessori - Federico Simoni, Giorgio Crepaldi, Antonella Ravagnan, Vittoria Paccagnella e Giorgio D'Angelo - alla nomina dei capigruppo - Emanuela Beltrame (Lega), Luigi Fornaro (Cantiere Adria), Luca Trombini (Bobosindaco), Giorgio Zanellato (Pd) Omar Barbierato (Ibc), Sandra Passadore (Fdi) e Lamberto Cavallari (Cavallari 2.0). Quest'ultimo peraltro risultava assente.

CODA POLEMICA

A chiudere una coda polemica. Ad accendere la miccia è stato Barbierato che ha accusato, senza nominarlo, Simoni dell'uso improprio della fascia tricolore. Ha fatto poi cenno ai volantini distribuiti a Baricetta nei quali si invitava la popolazione a votare Zanellato ed alla presenza di Cavallari alla festa di Barbujani, ipotizzando intese sottobanco. Piccata la replica di Beltrame. «Continuiamo - ha evidenziato - con gli attacchi personali e con le minacce velate. Si tirano in ballo persone che non sono neppure presenti. Ricordo che nessuno ha mai girato con la fascia incarnata' come lei». Risentito pure di Zanellato: «Non voglio - ha concluso - entrare in polemica. Non è tempo, né luogo. In separata sede le spiegherò tutto».
Nominata infine la commissione elettorale.

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Il Gazzettino