AGORDINO - Nessun maltrattamento alla moglie: quelle erano solo percosse. È terminato così, quasi nel nulla, il processo al primo cittadino di un paese...
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L’ACCUSA
I fatti contestati vanno dall’ottobre del 2015 al 3 febbraio 2017, quando la donna scoprì il marito in flagranza con l’amante. Qualcuno l’aveva messa in guardia: le avevano riferito delle relazioni extraconiugali di lui. Nell’ottobre del 2015 il sospetto si fa sempre più pesante. Quando lei gli chiese spiegazione lui l’avrebbe spinta con la porta dell’auto facendola cadere a terra. Quello era solo l’inizio. A quel punto la moglie prese un investigatore privato che seguì il sindaco. La moglie riuscì così a coglierlo sul fatto: entrò nella stanza dove l’uomo era con l’amante, proprio a casa loro. Lui l’avrebbe presa per il collo e spinta e la donna finì all’ospedale. Da lì iniziò una vera e propria guerra tra i coniugi fatta di denunce terminate in Tribunale. A lui, cacciatore, vennero anche tolte le armi: passaggio che avviene per legge nel caso di reati come maltrattamenti in famiglia. Un’accusa che però è caduta in aula. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino