Busitalia, disagi per studenti e pendolari a Padova: lunedì scioperano gli autisti

Gli autisti di Busitalia hanno dichiarato lo sciopero
PADOVA - Trasporto pubblico a rischio lunedì prossimo. Ad organizzare la mobilitazione sono i sindacati di base. Ad annuncialo, in una nota ufficiale, è stata ieri...

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PADOVA - Trasporto pubblico a rischio lunedì prossimo. Ad organizzare la mobilitazione sono i sindacati di base. Ad annuncialo, in una nota ufficiale, è stata ieri Busitalia Veneto


L’AVVISO
«Si informa la gentile clientela che nella giornata di lunedì 18 settembre è stato proclamato uno sciopero di 24 ore da parte delle organizzazioni sindacali Adl Cobas, Sgs e Cub – ha spiegato l’azienda - Fermo restando il diritto di ciascun lavoratore di aderire o meno, il personale viaggiante, in caso di adesione, si asterrà dal lavoro seguendo queste modalità. Per quel che riguarda il servizio urbano e le linee Colli: dalle 8.30 alle 12.29 e dalle 15.30 a fine servizio. Passando, invece, al servizio extraurbano l’astensione dal lavoro sarà possibile dalle 8.30 alle 11. 59 e dalle 14.30 a fine servizio». Uno sciopero che, soprattutto in città, rischia di avere ripercussioni importanti. Tra urbano ed extraurbano, gli autisti iscritti ai sindacati di base sono circa 80 (su 550). Dal momento che la maggior parte di questi lavora a Padova, non è escluso che i disagi maggiori si registrino nelle linee urbane. Detto questo, le fasce di garanzia dovrebbero tutelare i ragazzi degli istituti superiori che, mercoledì scorso, sono ritornati in aula. 


I SINDACATI
«L’appuntamento è per le 9 davanti al deposito di Busitalia in via Rismondo – ha spiegato ieri Stefano Pieretti di Adl Cobas - Anche se si tratta di una mobilitazione convocata a livello nazionale, la nostra protesta si concentrerà sulla situazione legata a Busitalia».«Nonostante le promesse dei mesi scorsi, dobbiamo fare ancora i conti con la carenza di autisti – ha aggiunto il sindacalista di base – Anche i mezzi a disposizione dei conducenti non sono sufficienti. C’è poi una questione salariale grande come una casa, per non parlare dei turni insostenibili o delle linee che andrebbero completamente riorganizzate». 


NEL MIRINO


La settimana scorsa, intanto, nel mirino dei sindacati è finito anche il subappalto di una parte delle linee urbane ed extraurbane. Sulla questione, però, Busitalia ha voluto fare chiarezza. Da mercoledì scorso, infatti, la percentuale dei servizi dati in sub-affido è scesa al 18,5% grazie ad un maggior numero di autisti immessi in servizio (assunzioni e nuovi conducenti formati dall’Accademy aziendale) e a un efficientamento nell’organizzazione che hanno reso possibile di “riportare in casa” una parte di servizio. Ciò detto, le criticità dell’azienda vanno ben oltre alla questione legata ai sub appalti. A confermalo ci sono anche i numeri: rispetto al 2013 solo a Padova, ha perso oltre 9 milioni di passeggeri. Nonostante, rispetto a 10 anni fa, i chilometri percorsi da bus e tram non siano diminuiti – anzi sono aumentati passando dai 6,2 milioni del 2013 ai 6,7 milioni dell’anno scorsi – l’utenza ha registrato una contrazione che supera decisamente 30%. Se, infatti, 10 anni fa l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in città e provincia (all’epoca Aps holding), per quel che riguarda i “passeggeri trasportati nel comune di Padova” si era attestata a quota 27,8 milioni, nel 2022 non è andata oltre i 18,8 milioni di utenti. In pratica, rispetto al 2013, un padovano su 3 non usa più i mezzi pubblici. Una contrazione che, come era ampiamente prevedibile, è iniziata ne 2020 con la crisi pandemica. Tre anni fa, infatti, i passeggeri di bus e tram sono stati appena 15,5 milioni. Nonostante un lieve allentamento delle misure anti Covid l’anno successivo è andata anche peggio: 14,4 milioni. Il dato veramente percuoterete, però, riguarda il 2022 quando il distanziamento sociale è stato ridotto al minimo.  L’anno scorso appunto, non si è andati oltre quota 18,8 milioni di passeggeri. 
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Il Gazzettino