I sindacati denunciano il sindaco Brugnaro: «Falso e istigazione»

Code all'imbarcadero
VENEZIA - Dopo l'accusa di «sabotaggio» da parte del sindaco ai dipendenti, si preannunciano azioni legali. Valter Novembrini, della Filt-Cgil annuncia:...

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VENEZIA - Dopo l'accusa di «sabotaggio» da parte del sindaco ai dipendenti, si preannunciano azioni legali. Valter Novembrini, della Filt-Cgil annuncia: «Lunedì, se ci saranno i presupposti, partiranno due denunce al sindaco, una per le falsità delle dichiarazioni divulgate a mezzo stampa e una per istigazione, perché è tempo di smetterla». Anche Alberto Cancian, Usb-Lp, è d'accordo: «Anche noi ci affideremo ad azioni legali, in ballo c'è la sicurezza dei dipendenti». Fit-Cisl si costituirà parte civile, annunciano Aldo Marton e Marino De Terlizzi: «Con l'avallo della Segreteria nazionale ci costituiremo parte civile laddove ci saranno processi».


AUMENTO DELLA CAPIENZA

Intanto, la modifica più rilevante sul servizio di trasporto pubblico riguarda l'innalzamento, da oggi, della capienza all'80%, una boccata d'ossigeno rispetto alle situazioni vissute di recente. E proprio su questo, ieri sono intervenute le sigle sindacali. «In una situazione così complicata, azienda e amministrazione comunale raccontano balle enormi, come si fa a dire che tutti i mezzi erano in acqua? se lo fosse, allora dove sono finiti, visto che l'orario è un invernale ridotto», attacca Novembrini, raccogliendo il pensiero delle altre sigle presenti, cioè Andrea Naia (Faisa-Cisal), Riccardo Ruzzon e Francesco Sambo (Uilt-Uil) e Igor Cuzzolin (Ugl-Aft). Le sigle spiegano il concetto: «Nel 2019 c'erano in Canal Grande le linee 1-1/ e 2 fino a Rialto, 2/ fino a San Marco e 2 fino a Lido. Oggi offriamo la 1 fino a Lido e la 2 a Rialto. La 3 è subaffidata ogni 30' a mezzi con 40 posti, era 20' con i nostri, la linea 12 con motobattelli foranei era ogni 20', oggi ogni 30' con corse di rinforzo di Alilaguna, mezzi inadeguati e insufficienti». Senza contare che alla Giudecca il 2 dopo le 18 è passato da una frequenza di 12' a 20' fino alle 20, quando diventa anziché ogni 20', ogni mezz'ora. La linea 8 che era tutti i giorni, ora è limitata al fine settimana e i 5.1/.2 non toccano più la sponda della Palanca di sera, che garantiva il collegamento con l'ospedale, assente.

L'AZIENDA: «FAKE NEWS»

L'azienda ribatte bollandole per fake news: «Nel 2019 sul Canal Grande il servizio è calibrato sulla domanda che è di molto inferiore a quella de 2019, i mezzi sono in servizio, mancano mediamente un centinaio di agenti al giorno per assenze di cui mediamente 35 dell'ultima ora. Il sub affidamento della linea 3 ad Alilaguna si è verificato un solo giorno, per far fronte ad un numero ingestibile di assenti dell'ultima ora; dovendo transitare in Rio di Cannaregio gli unici mezzi a disposizione erano unità da 60 passeggeri che hanno comunque garantito una frequenza 20' come da orario ufficiale. Sulla linea 12 le corse di rinforzo vengono garantite da Alilaguna non per assenza di mezzi, ma per assenza di personale».

Altro nodo è la capienza, sul tema l'azienda risponde: «I mezzi sono gli stessi, ma con capacità al 50% e la mancanza di alcune corse aggiuntive motivate da assenza e indisponibilità a straordinari da parte del personale di movimento. Nessuna ferie forzate ma la nuova organizzazione che riduce l'impatto sul servizio», motivo che per Actv rende necessario il ricorso ad affidamenti diretti, sebbene i sindacati, attraverso Ruzzon, spieghino che c'è gente in ferie forzata, senza che le sigle siano state informate. Sambo ha fatto rilevare che nella mattinata di ieri non c'era la motonave, ma un foraneo, a collegare Lido e Pellestrina. Actv ha risposto che: «Il problema era legato alla rottura di un'asta portabandiera ed è stato risolto in poche ore».

L'azienda di trasporti parte quindi all'attacco: «Se da febbraio i sindacati invece di impegnarsi in numerose conferenze stampa fornendo informazioni quanto meno discutibili si fossero seduti al tavolo della trattativa per il bene dei lavoratori forse la situazione oggi sarebbe ben diversa». Proprio sul tema, i sindacati hanno fatto sapere che oggi, al tavolo della trattativa, la richiesta sarà univoca e di sicurezza, altrimenti sarà spaccatura: «Chiederemo il servizio 2019 e gli stagionali, questo sindaco deve chiedere scusa ai cittadini, non si era mai vista una città militarizzata con forze dell'ordine agli imbarcaderi. Siamo tornati indietro agli anni di piombo», hanno concluso Cancian e Cuzzolin. 
 

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Il Gazzettino