PORDENONE - Pordenonese e fiera di esserlo: Simonetta Solder è uno dei volti della fiction "Braccialetti rossi" in onda su Rai Uno. Interpreta Nora, la madre di uno dei sei...
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Simonetta, quarantenne, è nata a Klagenfurt (Austria) «appena nata mi hanno portato a Pordenone, nel cestino del pane, come dice mia madre - racconta - I miei genitori hanno gestito per 30 anni un hotel in città; attorno a piazza XX Settembre ruotava il mio mondo». Le elementari al San Giorgio, le medie al Vendramini infine il liceo Don Bosco: a 18 anni Simonetta (che per la propria carriera artistica ha preferito il cognome della madre austriaca, Solde, a quello del padre, Bortolozzi) si è trasferita a Vienna per frequentare la scuola di recitazione Max Reinhardt Seminar. Dopo qualche mese è tornata in Italia per studiare traduzione e interpretariato a Roma, per poi prendere la via degli Stati Uniti dove per sette anni ha perfezionato recitazione a Chicago e New York.
«Il lavoro di traduzione mi accompagna tuttora: ho collaborato alla trasposizione dall'inglese dello spettacolo "Servo per due" per la regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli - racconta Solder - Per me è molto importante anche la mezza discendenza austriaca, tengo sempre aperto un ponte con il mondo tedesco-austriaco. Lo scorso anno ho partecipato a "Schnell Ermittelt" (serie tv in onda sull'emittente Orf), e di recente a una produzione Zdf, un paio di episodi che saranno in onda il prossimo anno». Simonetta ha due figli (due maschi, uno di sette anni e mezzo e uno di un anno) nati dal compagno Giorgio Marchesi (Marco Levi di "Un medico in famiglia").
Quanto alla città di origine, Pordenone, «torno raramente - racconta - mia mamma vive lì, ma trascorre molti mesi all'anno in Austria. Ho alcuni amici a cui tengo molto e inoltre seguo con interesse la programmazione del Teatro Verdi, oltre che Pnlegge e le Giornate del Muto. È una città molto viva culturalmente, cosa di cui vado molto orgogliosa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino