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UDINE - Dai giovani e giovanissimi Roberto Mancini spera di avere segnali importanti nel segno del rinnovamento della nazionale italiana e anche in quest'ottica il Ct degli azzurri ha organizzato al Centro Tecnico di Coverciano uno stage di due giorni, il 24 e il 26 maggio, per rendersi conto delle loro reali potenzialità. Un po' quello che succedeva quando proprio lo stesso Mancini era un ragazzino di belle speranze e militava nel Bologna. Il Ct ha convocato 53 calciatori suddivisi in due gruppi. Nello specifico sono 29 i calciatori di Serie A, 18 quelli di Serie B e 6 quelli impegnati all'estero. Il club più rappresentato è il Genoa appena retrocesso in B (6 elementi), seguito da Milan, Empoli e Cremonese (4).
VICARIO IL PIÙ ESPERTO
Il più giovane è Simone Pafundi, trequartista dell'Udinese 16 anni compiuti lo scorso 14 marzo, grande protagonista della Primavera bianconera che dopo tre anni è ritornata nel massimo campionato, mentre il più esperto è il portiere Guglielmo Vicario, classe 1996, udinese, cresciuto pure lui nel club bianconero. È stato convocato anche un altro giocatore dell'Udinese che quest'anno si è particolarmente messo in evidenza, Destiny Udogie, veronese di origini nigeriane, 19 anni compiuti a dicembre, ormai punto fisso della squadra di Cioffi.
La notizia però che maggiormente ha fatto piacere in casa friulana riguarda la convocazione di Pafundi. È un talento naturale, ha il piede sinistro assai raffinato tanto che il capo scouting del club bianconero, Andrea Carnevale, continua a ripetere che il ragazzino ha il piede di Maradona.
SOFFIATO AL CHELSEA
L'Udinese non solo ha voluto riconoscere le qualità di questo talento cresciuto nel Monfalcone dove due anni fa lo ha scoperto il responsabile del settore giovanile Angelo Trevisan, ma ha vinto la concorrenza del Chelsea che da tempo stava facendo la corte al ragazzino. I genitori (napoletani traferitisi in Friuli 11 anni fa) alla fine si sono convinti che Simone può fare strada nella terra fertile friulana.
Tra i giocatori più noti convocati da Mancini ci sono pure Bellanova del Cagliari, Cambiaghi del Pordenone, Carnesecchi della Cremonese, Caso del Cosenza, Gabbia e soprattutto Daniel Maldini del Milan, autentico talento come Pafundi. E poi Sottil della Fiorentina, Esposito del Basilea, Casale del Verona, Gatti del Frosinone, Ranocchia del Vicenza. C'è pure Denis Franchi, 19 anni, portiere di San Vito al Tagliamento, ora in forza al Psg e che due anni fa ha pure militato nell'Udinese, ma di proprietà del Prava Falchi.
Mancini, partecipando ieri a un Forum del Corriere dello Sport Stadio, ha sottolineato che «la situazione del calcio italiano è quasi uguale a quattro anni fa. Speravamo che in questo tempo uscissero più calciatori e invece dobbiamo ripartire sapendo che non abbiamo grandi scelte, ma come al mio arrivo tireremo fuori qualcosa». «Ci sono tanti calciatori, ma faticano a giocare - ha aggiunto -. La prima cosa è non esonerare gli allenatori alla prima sconfitta».
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Il Gazzettino