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PORDENONE - Il sigillo della città al cantante Simone Cristicchi? Tutto bene, anche se la questione crea malumore nell'ala dell'opposizione ed in particolare a sollevare la vicenda è la consigliera comunale del Pd, Irene Pirotta. Il cantante, molto impegnato sul fronte dei temi sociali che riporta nelle sue canzoni e nei suoi spettacoli, come ad esempio la pazzia, la storia degli esuli istriani con gli spettacoli realizzati a Trieste al Magazzino 18, dove sono ancora conservate gran parte delle cose degli esuli istriani, terrà un concerto domani, lunedì, alle 18 al teatro Verdi di Pordenone. Una occasione per il Comune di consegnare a Cristicchi il sigillo della città, decisamente molto sentito dall'amministrazione.
LA PROTESTA
A sollevare la questione, come detto, è la consigliera Irene Pirotta.
LA RICHIESTA
«Il sigillo della città a chi appartiene?» si chiede la consigliera dem. «Tra pochi giorni saranno due anni che siedo in consiglio comunale a Pordenone, ma in 2 anni tante cose sono cambiate, a partire da piccoli gesti che rientrerebbero nel garbo istituzionale e che a volte si palesano sotto le spoglie degli inviti. Nel dicembre 2021 e nel dicembre 2022, come consiglieri, ricevevamo un invito per la consegna del sigillo della città. Si teneva una cerimonia e separatamente si teneva il concerto».
QUEST'ANNO
La situazione per l'anno in corso - si lamenta Irene Pirotta - è decisamente cambiata. «Quest'anno - attacca - va invece diversamente. Forse era una sorpresa, forse motivi organizzativi, sta di fatto che, per l'ennesima volta, si apprende di un'iniziativa che avrebbe un peso istituzionale tramite i social e la stampa, mentre nessuna mail all'indirizzo istituzionale è stata inviata dalla segreteria del sindaco, nè da altri. A me dispiace che succeda in occasione di un artista come Simone Cristicchi - di cui tra l'altro ho grande stima per brani che hanno attraversato fasi della mia vita - però, forse, una riflessione a riguardo va spesa: un'ammirazione muscolare- come ha definito il sindaco in consiglio comunale l'altro giorno - si vede anche da queste occasioni».
LA SCELTA
Resta il fatto che la decisione, come detto, ha sollevato alcuni mal di pancia, non certo per il personaggio il cui valore è al sopra di ogni sospetto, ma per il fatto che nessun consigliere è stato informato della consegna del sigillo, cosa che secondo Irene Pirotta, potrebbe essere il segnale di un "disinteresse istituzionale" nei confronti del consiglio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino