Snobbata in Italia fa carriera in Svizzera «Sono ostetrica, qui cercano solo cameriere»

Silvia Celant con la madre
PRAVISDOMINI - Li chiamano cervelli in fuga ma spesso soltanto di giovani laureati o studenti che preferiscono trovare la loro fortuna e far carriera fuori dall'Italia. Anche...

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PRAVISDOMINI - Li chiamano cervelli in fuga ma spesso soltanto di giovani laureati o studenti che preferiscono trovare la loro fortuna e far carriera fuori dall'Italia. Anche nei nostri territori ogni anno ci sono giovani che partono, come nel comune di Pravisdomini.  Questa è la storia di una ragazza di Panigai, che fa l'ostetrica all'ospedale di Bellinzona, in Svizzera. Si chiama Silvia Celant, ha trent'anni, una ragazza dolce e solare.


Silvia, dopo aver frequentato le scuole superiori a San Vito al Tagliamento, ha scelto di diventare ostetrica. Così si è iscritta alla formazione triennale infermieristica all'Università di Udine sperando di poter trovare presto lavoro. Ma dopo la laurea e un percorso formativo successivo, per lei non si è aperto alcun spiraglio, e il percorso è stato subito difficile. Racconta Silvia: «Non c'erano concorsi in vista, solo un contratto di sei mesi al Consultorio di Maniago e Spilimbergo e poi il nulla. Gli unici lavori possibili nella nostra zona, quelli più richiesti, sono la barista e la cameriera anche in due locali al giorno».

Nel 2013 la svolta:  manda il suo curriculum agli zii in Svizzera, che fanno da tramite per la consegna agli ospedali della zona. La risposta arriva presto, un posto di aiuto infermiera per un periodo limitato finalizzato all'apprendimento della lingua francese. Il posto di ostetrica sarebbe dovuto arrivare dopo un periodo di quattro - sei mesi. Ma pesavano le otto ore di auto: fa allora domanda nel Ticinese. Dopo un colloquio Silvia viene assunta in prova all'ospedale di Bellinzona con la qualifica di ostetrica. Superata questa prova ottiene il posto a tempo indeterminato...
 
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Il Gazzettino