Feltre, corre per recuperare lo zaino lasciato in corriera: si sente male e muore

Silvano Tiziani
FELTRE - Una corsa affannosa, il cuore che sembra scoppiare nel petto, il respiro che manca, le gambe che si piegano in un secondo, il buio della vita che fugge: è morto...

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FELTRE - Una corsa affannosa, il cuore che sembra scoppiare nel petto, il respiro che manca, le gambe che si piegano in un secondo, il buio della vita che fugge: è morto così ieri Silvano Tiziani, 60 anni, di Lamon, ma da anni residente a Feltre. Era appena sceso dal bus alla fermata ieri pomeriggio, non distante dal deposito dei mezzi della Dolomitibus in viale Monte Grappa quando si è accorto di aver lasciato sul mezzo il suo zainetto con tutti i suoi effetti. 

LA CORSA
Pochi minuti, è tornato indietro di corsa per fermare l’autista: ma il suo fisico non ha retto lo sforzo, forse la preoccupazione per poter perdere le sue cose ha aggravato l’agitazione. Silvano e stramazzato a terra. Chi ha assistito alla tragedia ha cercato di portare aiuto al 60enne mentre qualcuno chiamava il 118. In pochi minuti sul posto è arrivata l’ambulanza del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre. Il medico ha fatto l’impossibile per strappare alla morte Silvano Tiziani, ma non c’è stato nulla da fare, il malore si è rivelato fatale. Sul luogo è giunta anche una pattuglia della vicina stazione dei carabinieri: nessun incidente, nessuna responsabilità. Silvano se n’è andato così, cercando di recuperare le sue cose e temendo di non riuscirci. Anche la sua vita è stata una rincorsa. 

LA PARTENZA
Aveva lasciato la frazione di San Donato circa 20 anni fa, dopo che la mamma era morta ed era andato a stare con la sorella Liliana a Feltre, più anziana di lui, anche lei deceduta alcuni anni fa. Così era rimasto davvero solo e viveva con l’aiuto di alcune associazioni di volontari. In realtà aveva conservato alcune amicizia a Lamon e nelle occasioni di festa soprattutto in estate tornava a respirare l’allegria delle sue contrade, riempiendosi il cuore con la spensieratezza degli amici di sempre. 

IL RICORDO


«Quest’anno non l’ho visto al tradizionale ritrovo degli alpini», ha raccontato l’ex sindaca Ornella Noventa che pure conserva un bel ricordo di Silvano. Anche al giovedì, in settimana, non era raro trovarlo tra i banchetti del mercato o al bar nella piazza a parlare con i conoscenti, che adesso lo piangono. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino