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SILEA - Da un lato riattivare il “grigliatore”, l’impianto realizzato dalla Regione ancora 20 anni fa che consente di raccogliere i rifiuti galleggianti a filo d’acqua prima che arrivino alla centrale elettrica di Silea; dall’altro affidare al Consorzio di Bacino Priula, e di conseguenza al suo braccio operativo Contarina, la raccolta dei rifiuti “solidi galleggianti” (dai sacchetti di plastica a ogni altra cosa che i vandali gettano nel Sile) oltre alle isole vegetali prodotte dallo sfalcio delle rive. Da questi due elementi combinati inizia una nuova forma di tutela del fiume sfociato in un accordo ufficiale arrivato all’attenzione dei comuni rivieraschi e del Parco del Sile. La prossima settimana in termini di questo documento saranno discussi anche a Ca’ Sugana.
LO SCHEMA
L'accordo prevede che ogni ente metta in campo le proprie competenze.
I CONTRIBUTI
Anche i comuni vengono coinvolti in quanto presenti sia ai vertici del Parco che nel Priula. Il loro compito, sostanzialmente, sarà quello di contribuire dal punto di vista economico, ognuno per la sua quota parte per arrivare coprire il finanziamento di 200mila euro all’anno indispensabile per coprire le spese dell’impianto e la raccolta dei rifiuti che si accumulano lungo le rive. Treviso, dal canto suo, contribuirà con un versamento iniziale di circa 15mila euro. L’accordo durerà per dieci anni. L’obiettivo finale è ripulire le acque togliendo tutto ciò che galleggia e che si ferma lungo le sponde, a cominciare dai sacchetti per poi arrivare alle “isole” d’erba presenti in larghi tratti del fiume.
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