Sicurezza, si allarga la mappa delle zone a rischio in città e l'assessore parla con la questura

Si allarga la mappa delle zone a rischio
BELLUNO - Sicurezza a Belluno: nuove segnalazioni sono arrivate a Palazzo Rosso e si allarga la mappa delle vie e zone “a rischio”. Dopo il parco Città di...

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BELLUNO - Sicurezza a Belluno: nuove segnalazioni sono arrivate a Palazzo Rosso e si allarga la mappa delle vie e zone “a rischio”. Dopo il parco Città di Bologna e via Sottocastello, dove si sono verificati diversi interventi delle forze dell’ordine, si aggiungono altri punti “neri” su cui far luce. Si tratta del parco dell’asilo Cairoli in via del Piave, le scalette di San Biagio, all’imbocco di piazza Santo Stefano che portano a Borgo Prà, e il parco Emilio, a lato del parcheggio di Lambioi, verso la piscina comunale. Nei giorni scorsi a Palazzo dei Rettori, sede della Prefettura si è riunito il Comitato di ordine e sicurezza pubblica e l’assessore alla Sicurezza del comune di Belluno, Raffaele Addamiano, ha avvicinato il questore Giuseppe Maggese per aggiornarlo.

LE SEGNALAZIONI

A dire il vero, già sabato scorso qualcuno ha notato che c’era del movimento in località Lambioi. Molti adolescenti, infatti, si erano radunati sul far della sera - dopo le 20 – in quel parco tra il parcheggio e la piscina. Verso le 22 non c’era più nessuno, solo una volante della Polizia. «La comunicazione è stata fatta al questore – spiega l’assessore Addamiano con delega alla Sicurezza pubblica -, perché negli ultimi giorni abbiamo ricevuto nuove segnalazioni di situazioni che chi le ha poste diceva meritavano un approfondimento. Sono tre le zone che si aggiungo a quelle già note: il parco accanto all’ex asilo Cairoli, le scalette di San Biagio e il parco Emilio».

LA PREVENZIONE

Da Palazzo Rosso però non è tutto. Dopo mesi di organizzazione qualcosa si muove anche sul piano culturale rivolto ai ragazzi, soprattutto adolescenti degli istituti superiori. «Adesso che abbiamo la situazione chiara e tutti i tasselli sono andati al proprio posto, insieme alle forze dell’ordine avvieremo una serie di incontri nelle scuole in tema di educazione civica», aggiunge Raffaele Addamiano. Attualmente hanno risposto le scuole Catullo, l’Iti Segato, le medie (scuole primarie di secondo grado) Ricci e il Renier. Dopo i sopralluogi insieme alla Polizia locale e alle forze dell’ordine, in particolare al parco Città di Bologna inizieranno anche gli incontri frontali con gli studenti. Misure resesi necessarie dopo un anno piuttosto difficile per il tranquillo capoluogo dolomitico.

L’ESCALATION

La città, infatti, è stata messa a dura prova per alcuni episodi, reiterati, che hanno fatto preoccupare prima i residenti di via Sottocastello, poi i negozianti e baristi del centro storico e infine anche le mamme e i papà che portavano i figli al Parco Città di Bologna. Gli ultimi due episodi, in ordino cronologico, poi hanno superato l’immaginazione. Il primo. Durante un sopralluogo al parco a margine di Piazza Piloni l’assessore alla Sicurezza, Addamiano, è stato attaccato personalmente da ragazzi che poi si è scoperto essere “attenzionati” dalle forze dell’ordine. Il secondo in piazza dei Martiri, poco prima delle 20, quando un agente della polizia locale è stato aggredito. La prognosi è stata di cinque giorni. L’evento si è verificato durante l’attività di controllo e di prevenzione contro le soste abusive. A seguito di questo episodio sono partiti i corsi di autodifesa per gli agenti della Polizia locale, che sono parte del progetto di formazione continua degli agenti del comando di Belluno: a partecipare sono 3 operatori che, poi, trasferiranno le competenze ai colleghi. «Gli agenti stanno affrontando con professionalità il fenomeno delle baby gang», aveva detto il sindaco. 

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Il Gazzettino