Sicurezza, la Polizia addestra i baristi: via ai corsi per imparare a difendersi dalle aggressioni

Piazza dei Signori
PADOVA - Gli obiettivi saranno due: difendersi dalle aggressioni dei clienti violenti e gestire al meglio ogni altra situazione di pericolo all’interno del locale. I baristi...

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PADOVA - Gli obiettivi saranno due: difendersi dalle aggressioni dei clienti violenti e gestire al meglio ogni altra situazione di pericolo all’interno del locale. I baristi padovani sono pronti a lasciare il proprio bancone per sedersi sui banchi di scuola. Uno speciale corso di sicurezza scatterà martedì pomeriggio nella sede dell’associazione Appe e vedrà in cattedra gli agenti della questura di Padova. L’iniziativa è stata coordinata dalla prefettura e avrà pure il sostegno del Comune: tutti uniti per farsi trovare pronti in vista della prossima stagione estiva, limitando le intemperanze della movida soprattutto in centro storico e al Portello. Gli street tutor comunali saranno probabilmente riproposti e alcuni locali si doteranno nuovamente dei vigilanti privati che costano mediamente 100 euro per una serata, ma non basta. Per aumentare ulteriormente il livello di sicurezza i poliziotti spiegheranno ai baristi come affrontare ogni situazione concitata.

Il programma

Il corso nasce dopo una serie di episodi violenti capitati nei mesi scorsi e soprattutto l’ultima estate: il pensiero va soprattutto alle risse in piazza Duomo ma ci sono state anche liti preoccupanti davanti e dentro altri locali del centro. Per ora sono già state fissate due lezioni da due ore ciascuna martedì 7 e martedì 14 marzo: sono a numero chiuso per motivi di spazio e hanno già raccolto una ventina di adesioni. Ci saranno una parte teorica, una componente psicologica e una fase operativa. Gli esercenti ripasseranno anche le norme legate al divieto di somministrazione alcolica ai minorenni e alla necessità di evitare di servire persone già evidentemente alterate. Lo scopo principale è quello di insegnare come comportarsi in caso di pericolo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Le prime riunioni operative tra i funzionari della questura e l’associazione di categoria si erano tenute la scorsa estate. A settembre dopo l’ennesima rissa in piazza Duomo il segretario dell’Appe Filippo Segato aveva spiegato: «I pubblici esercizi sono vittime di queste situazioni, eppure proprio i pubblici esercizi possono garantire più sicurezza nelle piazze. Abbiamo già fatto degli incontri tecnici in questura e stiamo definendo un programma di formazione per gli esercenti in modo da aiutarli a gestire alcune situazioni difficili in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine». Alessandro Lago, dirigente Appe, aveva seguito in prima persona il progetto e poi aveva spiegato: «Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento importante di situazioni difficili provocate soprattutto da persone che bevono troppo. Già la scorsa primavera abbiamo esposto le nostre preoccupazioni alle forze dell’ordine e a giugno abbiamo avviato un percorso con la questura. Non sarà solo un corso di difesa personale, sarà molto di più». Ora ci siamo. Il corso è pronto a partire e nei prossimi giorni saranno illustrati i dettagli.

L'iniziativa

Intanto, sempre in vista della stagione estiva, il Comune e l’Appe potrebbero ampliare l’iniziativa legata ai bicchieri riciclabili introdotta lo scorso maggio in piazza dei Signori. L’obiettivo è combattere lo spreco di plastica ed eliminare la distesa di rifiuti per terra. Il meccanismo è semplice: pagando una cauzione di un euro è possibile prendere il bicchiere in un locale e restituirlo anche in un altro. Si tratta di bicchieri riutilizzabili in polipropilene lavabili centinaia di volte. Dopo aver bevuto è possibile decidere se chiedere altre consumazioni (a quel punto il bicchiere viene sostituito con uno pulito) oppure restituire il bicchiere riprendendo la cauzione. Chi non restituisce il bicchiere perde la cauzione. L’intenzione è quella di promuovere maggiormente questa iniziativa tra i giovani che frequentano la piazza e intanto alcuni esercenti del Portello si sono già fatti avanti con l’Appe per poter mettere in campo la stessa iniziativa.

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Il Gazzettino