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TREVISO - Reati in calo, ma in provincia è boom di furti in casa: l’11% in più dell’anno scorso, complici le ondate di razzie di gennaio nel Solighese e di maggio nella zona di Arcade. Nel capoluogo invece i topi d’appartamento hanno colpito di meno: -15%. È il quadro emerso ieri mattina durante il vertice sulla sicurezza che si è svolto in prefettura. L’ondata di razzie messe a segno nelle scorse settimane nei comuni dell’hinterland da parte di diverse bande criminali, tra cui una specializzata nel furto delle casseforti, ha spinto le autorità a rafforzare i controlli. Il comitato provinciale convocato ieri dal prefetto Angelo Sidoti e a cui hanno partecipato i vertici delle forze di polizia, il sindaco Mario Conte e il consigliere Roberto Borsato in rappresentanza della Provincia, è stato l’occasione per fare il punto sull’andamento dei reati da inizio anno, confrontandoli con i primi otto mesi del 2022. Sulla carta il dato complessivo è confortante, seppure con differenze non trascurabili tra il capoluogo e il resto della Marca. I reati sono calati del 10% in provincia e del 17% a Treviso città. Entrando nello specifico dei reati patrimoniali, tra quelli che urtano maggiormente i trevigiani, i furti hanno subìto un calo del 3%. Mentre a Treviso città si parla di un vero e proprio crollo: -30%.
LA PIAGA
Ma è zoomando ancora più nel dettaglio che emerge la grande piaga del Trevigiano: i furti in abitazione.
IL COMMENTO
«Siamo soggetti a questo tipo di reato e dobbiamo tutelarci di conseguenza - afferma il prefetto Angelo Sidoti -. Sono molto soddisfatto dell’operato delle forze di polizia. Il fatto che complessivamente i reati siano in calo e sia aumentato il numero di responsabili assicurati alla giustizia ne è la prova. Anche i cittadini devono continuare a fare la loro parte denunciando gli illeciti. Nel caso dei furti in abitazione è bene che tutti noi adottiamo certe precauzioni, come attivare sempre i sistemi anti-intrusione e chiudere porte e finestre. In tanti casi i furti avvengono senza effrazione».
In calo anche le rapine (-35% a Treviso e -16% in provincia) e le truffe, che si attestano su un -10%. Con una importante eccezione anagrafica: i raggiri ai danni di anziani, aumentati invece del 3%. «Il comitato, esaminati i dati, ha previsto la prosecuzione degli incisivi e serrati servizi di controllo e pattugliamento, già in atto su tutto il territorio provinciale - si legge nella nota diramata dalla Prefettura - al fine di rafforzare la prevenzione e la repressione dei reati e innalzare la percezione di sicurezza dei cittadini».
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