Forze dell'ordine di pattuglia sui bus Actv nelle linee più a rischio

Sarà sempre più frequente la presenza di forze dell’ordine sui bus, sul tram e alle fermate
VENEZIA - Le pattuglie di carabinieri, vigili e polizia a bordo dei mezzi pubblici. Autobus, tram e vaporetti delle linee ritenute “critiche”, infatti, potranno...

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VENEZIA - Le pattuglie di carabinieri, vigili e polizia a bordo dei mezzi pubblici. Autobus, tram e vaporetti delle linee ritenute “critiche”, infatti, potranno contare su controlli periodici da parte delle forze dell’ordine: a prevederlo, il patto “Venezia Sicura” concordato da Comune, Città metropolitana e Prefettura che questa mattina vedrà la doppia firma, a Ca’ Corner, del primo cittadino Luigi Brugnaro e del prefetto Vittorio Zappalorto.

 Sull’argomento le parti hanno deciso di mettere un punto fermo: le aggressioni e le manifestazioni di violenza a bordo (l’ultima domenica sera) hanno richiesto, evidentemente, un giro di vite nelle misure di sicurezza. Una stretta richiesta, con ogni probabilità, anche dalla stessa Actv, che ha già fatto la sua parte dotando gli ultimi mezzi di telecamere, cabine blindate per gli autisti e un servizio di vigilanza privata su alcune linee notturne. 
TASSA DI SBARCO A quanto pare, Brugnaro e Zappalorto non hanno ritenuto sufficiente l’intervento, soprattutto in prospettiva di un periodo molto complesso di introduzione alla tanto discussa tassa di sbarco. E così, nel capitolo riservato alla Sicurezza urbana (articolo 12 del patto), le parti hanno deciso di mettere nero su bianco l’intenzione di «promuovere servizi periodici di pattugliamento da parte delle forze di polizia dello Stato e della polizia locale sulle linee di trasporto pubblico a maggior rischio per episodi di violenza». Non solo, l’idea è appunto quella di creare un ulteriore livello di controllo per la riscossione del ticket (o «contributo di sbarco») e andare a colpire i «viaggiatori non paganti sulle linee urbane, extra urbane e acquee». In passato, agenti e militari avevano organizzato diversi servizi in borghese a bordo degli autobus, ma finalizzati soprattutto a contrastare il fenomeno dei borseggiatori. Un dispositivo di sicurezza per tutelare viaggiatori e personale Actv dai violenti è, nel settore, una rivoluzione dei metodi. 

CONTROLLI DI VICINATO Il patto, sempre allo stesso articolo, determina anche tutte le altre linee guida per un coordinamento sempre più sinergico sul tema della Sicurezza urbana. Alla polizia locale, per esempio, verrà chiesto di potenziare le operazioni “Oculus” e “Oculus plus”, che prevedono sgomberi e riqualificazione urbana per gli spazi abbandonati, in maniera da non permettere agli accampamenti abusivi di proliferare senza controllo. Inoltre, tramite il nuovo regolamento di polizia urbana, anche i proprietari degli immobili e delle aree avranno l’obbligo di mantenere in ordine gli spazi, almeno per dei requisiti minimi per impedire le occupazioni. Prefettura, Comune e Città metropolitana, inoltre, con l’accordo hanno deciso di rinnovare la fiducia ai controlli di vicinato: l’associazione dei cittadini che funge da occhio sul territorio delle forze dell’ordine. Questa formula è l’unica di partecipazione caldeggiata dalle istituzioni, proprio perché ritenuta sicura. Non ci sono, infatti, ronde o pattuglie improvvisate: il principio è quello di segnalare stranezze o atteggiamenti sospetti a dei referenti di zona che poi vagliano e inoltrano l’alert a polizia o carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino