OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Lo sbarramento antisale a Cavanella d’Adige, nel territorio comunale di Chioggia, alla foce del secondo fiume d’Italia. È questa la prima opera contro la siccità che sarà realizzata in Veneto, su impulso della cabina di regìa per la crisi idrica e con i poteri del commissario straordinario Nicola Dell’Acqua. Al termine del vertice presieduto dal ministro Matteo Salvini, infatti, ieri lo stesso titolare delle Infrastrutture ha scritto al presidente Luca Zaia, per annunciargli lo stanziamento di 22 milioni (in aggiunta ai 20 già disponibili), un quinto dei 102 liquidati dal Mit a beneficio anche di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Lazio.
LE PRIORITÀ
Palazzo Chigi ha fatto sapere che «è stato stabilito di dare priorità a quegli interventi che, anche se non in fase di progettazione avanzata, possano contribuire alla risoluzione dei problemi più urgenti», nonché «ai progetti di dissalatori di acqua marina, come strumento di transizione per affrontare le fasi emergenza». Il lavoro pianificato dal Consorzio del Delta del Po figurava al quinto posto nell’elenco dei 274 inviato l’altro giorno dalla Regione al ministero e dunque rientrava fra i 6 ritenuti imprescindibili in questa fase di criticità. Quella proposta ha però sorpassato tutte le altre in quanto la progettazione esecutiva è ormai stata completata ed è già in cassa metà del finanziamento necessario, peraltro rivisto al rialzo (dagli iniziali 40 agli attuali 42 milioni) per tenere conto dei rincari delle materie prime.
I MODULI
Si tratta di un sistema mobile formato da 14 moduli metallici, simili a paratoie che si alzano e si abbassano a seconda delle necessità, azionate da un apparato “intelligente” che legge la variazione della salinità.
L’ACCELERAZIONE
Tra gli obiettivi della cabina di regìa, in sinergia con il commissario straordinario Dell’Acqua che ha partecipato alla seduta, c’è proprio lo snellimento delle procedure amministrative. «I ministeri – ha commentato il manager veneto – sono molto organizzati e hanno tutti i dati. Quindi adesso cercheremo di metterli a posto ed elaborarli. Le riunioni saranno continue e scadenzate». Zaia ha ringraziato Salvini per questa accelerazione sul fronte del cuneo salino, un problema rilevante in Veneto: «Lo scorso anno abbiamo avuto una risalita dello stesso di oltre 20 chilometri sul fiume Po. Questo significa che per oltre 20 chilometri dal mare, verso l’entroterra, non è stato possibile pescare l’acqua per l’irrigazione, provocando danni ingenti alle coltivazioni e ulteriori situazioni critiche anche per l’acqua potabile». Apprezzamento anche dal senatore Antonio De Poli: «Un segnale tangibile di attenzione nei confronti dei territori».
LA STIMA
Nel frattempo si susseguono le attestazioni di stima per Dell’Acqua. «Dal nuovo commissario ci aspettiamo che vengano intraprese alcune opere che per tanti anni sono state posticipate», ha dichiarato Lodovico Giustiniani (Confagricoltura). «Siamo pronti a sostenerlo in tutte le sue iniziative», ha assicurato Gianmichele Passarini (Cia). Gabriella Chiellino, imprenditrice esperta di ecologia integrale, ha osservato: «Siccità e esondazioni sono un contrasto da gestire consapevolmente e in fretta. Avere un commissario nazionale dedicato a questo bene può essere un primo passo per guardare la medaglia da entrambi i lati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino