La siccità non ferma le semine: trota, via ai ripopolamenti con 46 quintali di salmonidi in regione

Un pescatore con due trote di buona pezzatura
Il pericolo di un rinvio è scongiurato. Da domenica, i diecimila lenzatori "tesserati" del Friuli Venezia Giulia potranno dedicarsi nuovamente alla loro atavica...

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Il pericolo di un rinvio è scongiurato. Da domenica, i diecimila lenzatori "tesserati" del Friuli Venezia Giulia potranno dedicarsi nuovamente alla loro atavica passione: la pesca della trota nelle acque correnti. Per la verità la stagione dei salmonidi è di fatto aperta già dal 5 marzo, ma la siccità imperante ha finora impedito le semine dei diversi quintali di esemplari provenienti dagli allevamenti. Quintali di trote che attendono di essere immessi nei corsi d'acqua resi tristemente "bassi" dai molteplici capricci di questo strano inverno. Una spruzzata di pioggia è arrivata la settimana scorsa. Altre precipitazioni (non copiose, secondo le previsioni) sono attese nei prossimi giorni. Nel complesso la situazione resta molto delicata, soprattutto ai fini dell'approvvigionamento idrico estivo. Intanto però l'Etpi ha deciso di avviare ugualmente i primi ripopolamenti, almeno dove esistano garanzie sufficienti di "tenuta ittica". Il tutto in vista dell'ultima domenica del mese di marzo, quella che per tanti anni - all'alba - ha rappresentato la tradizionale giornata del via alle uscite in riva al fiume. Il resto si vedrà strada facendo, compatibilmente con il quadro generale.


SCELTE
La pesca sportiva della trota, in base ai regolamenti definiti dalla Regione, si articola in maniera diversa a seconda degli ambienti di riferimento. Nei fiumi e nei torrenti che non sono stati modificati dall'intervento dell'uomo vengono immessi gli esemplari di marmorata, la cosiddetta "regina". Nei canali artificiali invece tocca all'iridea, che molti chiamano "trota americana" per la sua origine extraeuropea. Quest'ultima non è in grado di riprodursi: proviene esclusivamente dagli allevamenti e la sua carne è meno pregiata. L'Etpi, grazie alla sinergia costituita dal proprio personale con gli operatori ittici volontari, sta già provvedendo - dove possibile, giova ribadirlo - a liberare esemplari di 25-28 centimetri di taglia media.


PROSPETTIVE
"La stagione 2023 si è caratterizzata fin dal suo avvio dalla scarsità d'acqua - informa il sito dell'Ente - e, per quanto riguarda i canali, dal perdurare delle asciutte dei Consorzi di bonifica. Il primo ciclo di ripopolamenti riguarderà dunque un numero limitato di siti e un quantitativo totale di 46 quintali di salmonidi liberati". In base al calendario già stilato, la campagna delle "semine" continuerà nei prossimi mesi, sperabilmente con un "soccorso" del meteo. Epilogo stagionale come sempre a fine settembre. Le asciutte previste dai prospetti consortili dovrebbero concludersi proprio negli ultimi giorni di marzo. A quel punto l'Etpi provvederà a un nuovo ciclo di rilasci, in modo da distribuire adeguatamente nelle acque interne del territorio le trote destinate ad alimentare la pratica della pesca sportiva. È poi chiaro che in prospettiva, se la siccità non darà tregua, ogni sforzo risulterà vano. Già adesso tutti i fiumi sono ben al di sotto del loro livello di guardia. Il 90% di rogge e rii appare in secca e anche i laghi stanno soffrendo, nonostante le risorgive.


LICENZE


L'Etpi mette a disposizione la web app APPesca.FVG, un'applicazione gratuita che consente agli iscritti alla mailing list di provvedere a tutte le operazioni amministrative attraverso il proprio smartphone. Nel frattempo, vista la crisi di "vocazioni", la legge regionale 21 ha alzato da 12 a 16 il numero massimo delle uscite fruibili da ciascun pescatore in Friuli Venezia Giulia pagando soltanto il contributo per il canone di pesca infra-annuale. Rimane il vincolo di dedicarne un numero minimo, in questo caso 6, al metodo No-kill, ossia rilasciando gli esemplari catturati e utilizzando ami senza ardiglione. L'onere in questione può essere versato da chiunque, e non richiede il possesso della licenza vera e propria. Nel 2023 la tariffa prevista è di 16 euro al giorno per i No-kill e di 20 per gli altri casi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino