Siccità, serve l'acqua del lago del Corlo: anticipata la laminazione, a rischio il turismo

Il lago del Corlo
ARSIÈ/QUERO VAS - Di solito accadeva a fine estate, ma la laminazione quest'anno, vista la siccità, arriva in anticipo sul lago del Corlo, in comune di...

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ARSIÈ/QUERO VAS - Di solito accadeva a fine estate, ma la laminazione quest'anno, vista la siccità, arriva in anticipo sul lago del Corlo, in comune di Arsiè. È solo una delle conseguenze dell'emergenza registrata in questi giorni: laminazione che, se non arriverà la pioggia, riguarderà anche altri laghi in tutta la provincia. E intanto a Quero Vas viene emessa l'ordinanza che limita lo spreco d'acqua.

Lo stato di emergenza

Le regioni chiederanno lo stato di emergenza, come comunicato ieri, 20 giugno. «Quello dell'emergenza - afferma l'assessore regionale all'Agricoltura Federico Caner - riguarda tutte le Regioni del Nord; noi come Veneto lo avevamo già richiesto settimane fa ma non eravamo stati ascoltati. La dichiarazione serve ad attivare le disposizioni di legge che prevedono l'uso prioritario dell'acqua per l'alimentazione e l'agricoltura, escludendo quello per la produzione di energia, così da evitare richieste di risarcimenti per i mancati guadagni alle compagnie».

Il lago del Corlo

Nei scorsi giorni, il Veneto ha stretto un accordo con Enel per il rilascio di 7 metri cubi d'acqua al secondo, per 10 giorni, dal lago del Corlo, bacino che si trova ad Arsiè. «Ma finito questo periodo - nota Caner - se non pioverà il problema si ripresenta. Il prelievo d'acqua dai laghi pone dei problemi al turismo, ovviamente, ma in questo caso la priorità è un'altra». Il lago del Corlo risale al 1954. Fu realizzato insieme alla diga con un contributo specifico del Ministero dell'Agricoltura per evitare la siccità ai territori agricoli sotto Bassano, la cui acqua è gestita dal Consorzio della Brentella con sede a Cittadella. Negli anni scorsi la laminazione del lago del Corlo aveva fatto discutere non poco proprio per i danni che provocava al turismo con prese di posizione del sindaco di allora. E proprio per conciliare le esigenze agricole del Bassanese, quelle di salvaguardia idrogeologica della bassa val Sugana ed infine quelle turistiche del Feltrino occidentale, la laminazione era stata posticipata a settembre. Ma questo è un anno particolare e l'emergenza ha richiesto misure urgenti. Scattano proprio ora che il turismo era decollato sul lago del Corlo, con tanti natanti ogni fine settimana.

Limitazioni all'uso dell'acqua

Ma in queste ore arrivano anche ordinanze dei comuni che invitano a limitare il consumo d'acqua. È il caso di Quero Vas dove si rischiano multe da 25 a 500 euro se non si rispettano le regole, fino a cessata emergenza: ovvero l'assoluto divieto di usare l'acqua potabile erogata dagli acquedotti per annaffiare campi coltivati, orti, giardini, fioriere, aiuole, prati, bagnare strade e cortili, lavare veicoli di qualsiasi tipo, riempire piscine ad uso privato ed ogni altro uso improprio della risorsa, fatte salve eventuali concessioni rilasciate dal Comune, in via eccezionale, per specifici usi particolari. Nelle scorse settimane ordinanze simili erano scattate a Fonzaso e Arsiè. E pensare che Belluno, dopo Siracusa è la seconda provincia in Italia per spreco d'acqua: secondo l'Istat in più di un capoluogo su tre si registrano perdite totali superiori al 45%, a Belluno si supera il 68%.

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Il Gazzettino