OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il Nord, lo dicono i dati, è uno “sprecone” d’acqua. E in larga parte si è fatto trovare impreparato di fronte all’ondata record di siccità che si sta abbattendo sulla Penisola nelle ultime settimane. Tutto il Nord, tranne una buona fetta, rappresentata dall’Emilia Romagna. Una terra da cui adesso il Friuli Venezia Giulia vuole “copiare” non tanto per affrontare questa siccità, ma per essere pronti alla prossima. È stato infatti firmato un accordo per portare anche nella nostra regione alcuni dei sistemi di irrigazione ad altissima tecnologia che già oggi stanno salvando i raccolti dell’Emilia Romagna nonostante la secca record del Po. E ci sono realtà del Friuli Venezia Giulia che questi sistemi li stanno già utilizzando. Irrigazione a goccia, sensori, macchinari all’avanguardia: tutto per ridurre al minimo lo spreco e la dispersione.
Il quadro
A spiegare il contenuto dell’accordo che guarda al futuro è Matteo Zolin, uno dei vertici regionali della Coldiretti. E lo fa con orgoglio, anche se l’Emilia Romagna, essendosi salvata con largo anticipo, ora gode per prima gli effetti della svolta tecnologica. «Attraverso i consorzi di bonifica della nostra regione - ha illustrato Matteo Zolin - abbiamo stipulato questa convenzione con l’ente dell’Emilia Romagna». Nel dettaglio si tratta del Cer, il consorzio locale autore della rivoluzione che oggi sta garantendo l’acqua necessaria ai campi e alle colture emiliani. «Le nuove tecniche sono in fase di sperimentazione - prosegue sempre Zolin - e lo sono per ora nelle aziende che fanno parte dell’Ersa, in modo tale da poter sviluppare un modello che poi potremo esportare anche altrove».
In cosa consistono le nuove tecniche?
In cosa consistono, nel dettaglio, le nuove tecniche che l’Ersa e i consorzi stanno sperimentando e che promettono un buon risultato in termini di riduzione dello spreco in tempi di siccità? «Si tratta sostanzialmente di sistemi all’avanguardia di micro e sub-irrigazione - illustra Zolin -.
La manovra
All’articolo 3 dell’assestamento regionale, sulle risorse agroalimentari, forestali e ittiche e montagna, l’assessore regionale Stefano Zannier ha fatto inserire 60mila euro di rimborso alla fondazione Agrifood & Bioeconomy Fvg, ma soprattutto 18 milioni affinché i consorzi di bonifica possano realizzare nuovi invasi di raccolta o ripristinare quelli già esistenti per favorire la rete distributiva dell’acqua a uso agricolo nei periodi di siccità, con altri 100mila euro, sempre per il 2022, per predisporre i progetti di fattibilità per le opere necessarie al recupero delle acque irrigue.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino