"Si vive una volta sola": ecco perché i giovani della YOLO Generation rifiutano i lavori

Foto generica colloquio di lavoro
TREVISO - La generazione "YOLO" è un problema per il mondo del lavoro. Ed è un fenomeno che sta prendendo piede anche nel trevigiano. Letteralmente...

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TREVISO - La generazione "YOLO" è un problema per il mondo del lavoro. Ed è un fenomeno che sta prendendo piede anche nel trevigiano. Letteralmente significa "You only live once", "tu vivi una volta sola" ed è un termine entrato nel gergo colloquiale giovanile grazie anche alla spinta musicale del rapper Drake che lo ha inserito in diverse sue canzoni arrivando addiritutta a definirlo "The Motto" (il motto). 

Ed oggi è un fenomeno sempre più comune, soprattutto tra i giovani che si approcciano al mondo del lavoro e che, davanti ad una proposta lavorativa nel fine settimana, sempre più spesso rispondono "No, vivo una volta sola". Una risposta tipica di chi si identifica in questa YOLO Generation

I giovani YOLO rinunciano o addirittura abbandonano forme di lavoro stabili, anche con contratti a tempo indeterminato per trasformare le proprie passioni in lavoro, cercando spesso la notorità tramite i social network o i vari siti e piattaforme online. A New York questo fenomeno ha assunto il nome di "Great resignation" (tradotto letteralmente, grande rinuncia". I sociologi lo definiscono "illanguidirsi". Mentre nei bar e nelle piazze, lo chiameremo semplicemente un "tirare i remi in barca", un "fare dietrofront", un "tirarsene fuori". E di fatto è una forma di pensionamento anticipato e autoimposto

Nell'ultimo anno e mezzo, spinto anche dalla pandemia, questo fenomeno ha preso sempre più piede. Anche nel territorio trevigiano. A sottolinearne la presenza il presidente di Confcommercio Federico Capraro.

"Questa YOLO Generation è nata nell'ultimo anno e mezzo - spiega - In un colloquio di lavoro su tre che abbiamo fatto questa estate, ci è stato detto di "no" e la motivazione è stata che si vive una volta sola. Ma è così da sempre. Si è sempre vissuti una volta sola. C'è rassegnazione, sterilità, mancanza di voglia di fare impresa. Ma il lavoro oggi non è più un bisogno di sicurezza per il futuro, perché mi devo comprare una cosa, una macchina o devo mettere su famiglia. Un lavoro oggi è un avere benessere, una prospettiva, una soddisfazione, uno stare bene. La YOLO Generation ci porta da un lato verso un baratro, dall'altro vero un futuro diverso". 

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Il Gazzettino