VENEZIA - Non gli hanno lasciato nemmeno un attimo di respiro e l'hanno immediatamente ripreso. In un blitz scattato alle prime ore del mattino i Carabinieri della Compagnia...
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L’operazione è stata condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Venezia diretti dal Tenente Domenico De Luca, in cooperazione con la Stazione Carabinieri della Giudecca al comando del Maresciallo Giovanni Buttà, reparti che hanno operato sotto l’azione di coordinamento del comandante Capitano Savino Capodivento.
L’uomo, noto già alle cronache ed alle forze dell’ordine, si trovava ai domiciliari dal 25 Aprile scorso in quanto responsabile di svariati furti tra Venezia e Mestre, nonché aver violato la precedente misura dell’obbligo di dimora e di firma a cui era sottoposto.
Ma non è bastato nemmeno il braccialetto elettronico a fermare Fontanella, che nella serata del 14 maggio scorso ha manomesso il dispositivo facendo perdere le proprie tracce.
Immediatamente i carabinieri hanno avviato le indagini che hanno portato ad individuare l’abitazione in cui si nascondeva il ricercato.
Alle prime luci dell’alba di oggi, 12 giugno, è scattata la perquisizione all’interno di un appartamento a Quarto d’Altino, che ha consentito di arrestare il pericoloso ricercato.
Contemporaneamente è scattata la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento personale nei confronti della coppia che lo ospitava P.L., classe 1992, di origine veronese, nullafacente e F.I., marocchino classe 1990, nullafacente, entrambe gravati da precedenti per reati contro il patrimonio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino