Sgomma con l'auto in centro, beccato dal sindaco: «Chiedo scusa, pagherò i danni»

I segni delle sgommate lasciate sul porfido in centro a Segusino
SEGUSINO - Imbrattamento dell'asfalto appena posato in viale Italia a Segusino: gli sgommatori seriali incappano nel sindaco. E la bravata costa cara: identificati dai...

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SEGUSINO - Imbrattamento dell'asfalto appena posato in viale Italia a Segusino: gli sgommatori seriali incappano nel sindaco. E la bravata costa cara: identificati dai carabinieri. A due giorni dalla performance arriva la lettera di scuse e la disponibilità a riparare al danno. "Ma a parte me e una signora che si trovava con me, nessuno al bar è intervenuto" commenta con un po' di amarezza il sindaco Gloria Paulon. Fare la cosa sbagliata nel peggior momento possibile. Così la bravata si trasforma in boomerang.

LA STORIA

Succede domenica sera a Segusino di fronte al bar La Pesa. Sono le 19,30 circa e una Bmw vintage inizia a sgommare in mezzo alla strada. Frena e accelera: un giochino che provoca ondate di fumo e soprattutto lascia strisci e imbrattature sull'asfalto appena rifatto. Sembra non fosse neppure la prima volta: un quarantenne della zona, appassionato di auto datate, sta realizzando un personale palmares di sgommate, lasciando le proprie tracce nei paesi del circondario, e apparendo spesso in video che vengono condivisi sui gruppi whatsapp. Lo zorro del copertone però non aveva fatto i conti col fatto che, tra gli avventori del bistrot, ci fosse anche il sindaco Gloria Paulon. L'auto viene fotografata e il primo cittadino chiede subito all'uomo le sue generalità avvertendolo del fatto che la performance non resterà senza conseguenze. Passano circa un paio di ore e la Bmw torna a sgommare nell'esatto punto di due ore prima, solo in direzione contraria. Di fronte ad un diluvio di telefonini il proprietario dell'auto e il suo sodale, l'uno abitante nella provincia di Belluno e l'altro pare a Segusino, mettono in scena un bis della performance vista prima. Non tutti però sono rincasati. Un video, che documenta i particolari, arriva sulla scrivania dei carabinieri della stazione di Vittorio Veneto che rintracciano il proprietario dell'auto.

LE SCUSE

Passano due giorni e in Comune arriva una lettera dello sgommatore seriale. “Chiedo scusa al sindaco e alla comunità per il mio gesto e sono disposto a riparare al danno arrecato”. Il sindaco non è chiaramente interessato a stigmatizzare o creare un caso mediatico. Semplicemente fa un ragionamento di senso civico. “Credo che al di là del gesto (un po' assurdo, vista anche l'età dei soggetti) quello che emerge è il fatto che noi primi cittadini siamo in prima linea anche in questi casi, per una serie di motivi. Mi lascia un po' di amaro in bocca che degli altri avventori sia nel primo caso sia nel secondo, uomini che avrebbe potuto dare una mano a me e all'altra donna che era con me, non abbiano fatto nulla se non sorridere di questo episodio goliardico poco felice. Dispiace che ci sia poca consapevolezza che il patrimonio che viene deturpato è patrimonio di tutti, realizzato con il denaro di tutti”. In tema di bravate il sindaco di sindaco spiega di essere impegnato anche su un altro fronte. “C'è un gruppo (credo) di ragazzini che ogni tanto si diverte a provocare esplosioni con carburo che fanno detonare il paese. Gioco assai pericoloso ma credo di breve durata- avverte Paulon- ho già idea di chi sono e anche so dove andare a cercarli”

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Il Gazzettino