Sgominata maxi banda bracconieri: 12 nei guai anche per traffico armi

Sgominata maxi banda bracconieri: 12 nei guai anche per traffico armi
FRIULI VENEZIA GIULIA - Individuata in Friuli una vera e propria organizzazione dedita al bracconaggio, allo smercio della selvaggina a fini di lucro e al traffico di armi...

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FRIULI VENEZIA GIULIA - Individuata in Friuli una vera e propria organizzazione dedita al bracconaggio, allo smercio della selvaggina a fini di lucro e al traffico di armi illegali che operava attivamente nelle zone di Venzone e Pontebba, in provincia di Udine. La banda era in grado di abbattere anche una dozzina di ungulati, tra cui caprioli, cervi o camosci, in un solo fine settimana. La carne veniva poi convogliata in Veneto e smerciata al dettaglio. Dodici le persone indagate. 


«Esprimo vivo apprezzamento per l'importante operazione per la repressione del bracconaggio portata a termine dal personale del Corpo Forestale Regionale, coordinato dal proprio nucleo operativo e supportato dal Comando Stazione Carabinieri di Venzone e del Corpo Forestale dello Stato» dice l'assessore regionale alle risorse forestali Cristiano Shaurli, a proposito degli esiti dell'articolata indagine che ha portato a sedici perquisizioni nella scorsa settimana nei territori di Venzone, Pontebba, Gemona, Moggio e Cavazzo Carnico oltre a varie altre località del vicino Veneto.
 

Le indagini sono partite lo scorso marzo, quando era stato colto in flagranza un giovane bracconiere di Venzone e la sua fidanzata. Pesanti i reati ipotizzati a vario titolo a carico degli indagati: introduzione illegale di armi in nel territorio dello Stato, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione di armi, furto ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato, uccisione di animali, detenzione illegale di fauna protetta, caccia all'interno di aree naturali protette, abbattimento di specie particolarmente protette, caccia con mezzi non consentiti. Numerosi anche gli illeciti amministrativi che verranno contestati. Determinante in quest'ultima operazione antibracconaggio la collaborazione di persone sensibili alla tutela della fauna selvatica e più in generale alla salvaguardia dell'ambiente naturale, che hanno segnalato al personale forestale la presenza di animali feriti con colpi di arma da fuoco, il rumore di spari o il movimento di veicoli sospetti in orari notturni non compatibili con la regolare attività venatoria. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino