MESTRE - Ha staccato un tombino e se lo è portato in giro per oltre un centinaio di metri, probabilmente alla ricerca di un negozio dove colpire. E in via Cesare Battisti,...
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Erano le 6 e un quarto di ieri mattina quando il ladro (sembra solitario) è entrato in azione. Poco prima aveva preso il chiusino in ghisa da uno dei tombini di piazzale Donatori di sangue. Poco distante, ma non proprio lì a fianco. L’impatto ha fatto come “esplodere” la porta in centinaia e centinaia di pezzi, rimasti a terra fino all’arrico delle Volanti e della polizia scientifica che hanno cercato di individuare ogni traccia lasciata dal malvivente che avrebbe tralasciato tutta la merce presente in negozio, rubando solo il fondo cassa (circa 200 euro) e un pc. Dalle immagini delle telecamere si tratterebbe di un giovane, ma tutto è al vaglio della polizia. Di certo, ieri mattina, anche i commercianti vicini erano fuori in strada con il pensiero fisso che quel tombino poteva essere stato lanciato contro il loro negozio, perché qui si tratta di un colpo messo a segno proprio da chi cerca due soldi o di un computer da rivendere per poche decine di euro, visto che da “Hair Beauty” c’era merce anche di un certo valore. E il titolare di un bar poco distante che ogni mattina apre di buonora il suo locale ha confermato di vedere spesso in giro, attorno alle 6, gente poco raccomandabile.
«Abbiamo 14 negozi - spiegavano ieri mattina da “Hair Beauty”, mentre stavano ancora raccogliendo le schegge di vetro sul marciapiede -. Furti ne abbiamo subiti, ma qui a Mestre, dove siamo aperte da più di sei anni, non ci era mai successo». «Ma, più del furto in sé, sono i danni ad essere ingenti - aggiunge il titolare, Mirco Valleri -. Dovremo rifare la porta, ma anche installarne una di provvisoria fino a quando non arriverà quella nuova. Ma anche il computer che ci è stato rubato, più del valore in sé, ci costerà per tutto il software che dovrà essere reinstallato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino