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VEDELAGO (TREVISO) - Seviziato nel casolare abbandonato da tre ragazzini, si aggiungono altre vittime. Sarebbero almeno altri due gli adulti fatti avvicinare alla struttura abbandonata di Vedelago dal trio di ragazzini (tra cui un minorenne) per essere legati, picchiati e derubati. L'operazione, come gli stessi giovanissimi l'avevano definitita, era "un'azione punitiva" per fare giustizia contro i pedofili. Il trio si era ispirato ad una serie tv e aveva l'obiettivo di adescare online chi era disposto a fare sesso con un minorenne. Una sorta di "trio di giudizieri contro i pedofili" in cui il più giovane ha appena 15 anni e gli altri, disoccupati, 18 e 20. Quest'ultimo affetto da una malattia rara. E nel loro mirino, oltre al 53enne dello scorso febbraio, ci sarebbero state prima altre due persone attirate con il medesimo modus operandi dai ragazzini.
Sequestrato e picchiato, erano azioni punitive
Quello del febbraio scorso, accaduto all'impiegato 50enne seviziato, pestato a sangue e derubato sarebbe solo l'ultimo episodio in ordine cronologico di queste azioni punitive. Immediato, una volta scoperto il fatto, l'appello lanciato dai Carabinieri che invitava chiunque avesse subito fatti simili a farsi avanti e denunciare. Subito infatti, i militari avevano fiutato che quel gesto potesse essere solo l'ultimo di una lunga serie. Intuizione che a distanza di qualche tempo, gli ha dato ragione e che ora vede almeno altre due vittime che hanno ricevuto lo stesso trattamento dell'impiegato 50enne. Tutti attirati da quella promessa hot nel casolare dove avrebbero invece potuto trovare la morte. Nelle ultime settimane, i due uomini si sarebbero presentati in Procura raccontando quanto accaduto con quei tre giovani.
Il Gazzettino