Venezia-Pechino a piedi, 72enne percorrerà la via della Seta (22mila km) per la Pace

Vienna Cammarota
VENEZIA - È iniziato ieri dal Lazzaretto Nuovo il cammino di pace e per la pace verso Pechino di Vienna Cammarota, 72 anni, ambasciatrice Archeoclub d’Italia e...

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VENEZIA - È iniziato ieri dal Lazzaretto Nuovo il cammino di pace e per la pace verso Pechino di Vienna Cammarota, 72 anni, ambasciatrice Archeoclub d’Italia e camminatrice di lunga tradizione.

Cammarota percorrerà a piedi 22 mila chilometri, in circa 1.460 giorni, attraversando almeno 15 nazioni per raccontare la via della seta in epoca contemporanea. A salutarla, insieme alle sue figlie e i suoi nipoti, c’erano, tra gli altri, il presidente della sezione veneziana dell’Archeoclub, Gerolamo Fazzini; il presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, Rosario Santanastasio; Chiara Modica Donà Dalle Rose, presidente della Fondazione Donà Dalle Rose; la fondatrice e vice presidente nazionale dell’associazione “Ambasciatori di Cultura lungo la Via della Seta” Claudia Buccellato Vozza e Giuseppe Zhu, presidente dell’Associazione Italia-Cina di Shangai. 
La prima tappa del viaggio è stata Venezia: dopo la visita dell’isola del Lazzaretto Nuovo, Cammarota è partita a piedi verso Concordia Sagittaria: quattro ore di cammino anche percorrendo una pista ciclabile, dove è stata ospitata in un bed & brekfast offerto da una amica. Oggi sarà a Trieste e poi comincerà la vera avventura attraversando Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Iran. Turkimenistan, Azerbaigian, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakistan, Mongolia e Cina. 
«È un viaggio che ho in mente da molto - spiega - Un fisioterapista mi sta seguendo a distanza e ho affrontato anche una preparazione psicologica. Ho sulle spalle uno zaino tecnologico di 20 chili, con anche una telecamera GoPro con cui registrerò tutto quello che vedrò, un telefono satellitare, una app attraverso la quale il team di medici potrà controllare a distanza il mio stato di salute. So che ci saranno momenti davvero impegnativi come ad esempio nell’affrontare il freddo della Mongolia, ma sono pronta. La paura c’è ed è parte di qualsiasi essere umano, ma inferiore alla voglia di vedere, raccontare, incontrare». 


Il viaggio della settantaduenne non è programmato nelle singole tappe, ma solo nei paesi che visiterà: con il cellulare s troverà le strade più adatte, i visti dei vari paesi li chiederà man mano e per dormire conterà sull’ospitalità della gente. «Punto a percorrere 20-25 chilometri al giorno: il mio viaggio del resto è una curiosità continua di apprendimento e di trasmissione della mia cultura».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino