Preservativi usati e salviette sporche «Basta fare sesso nel parcheggio»

Il park in via Rosselli
MIRANO - «Non solo fanno sesso davanti alle nostre case, non solo ci costringono ad assistere a vergognose scene a luci rosse, sempre più spesso ci lasciano anche i loro...

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MIRANO - «Non solo fanno sesso davanti alle nostre case, non solo ci costringono ad assistere a vergognose scene a luci rosse, sempre più spesso ci lasciano anche i loro ricordini». A sbottare sono i residenti di via Rosselli nel quartiere degli impianti sportivi, i «ricordini» in questione sarebbero salviette sporche e preservativi usati. Il malumore di chi abita in quei palazzoni è diffuso ormai da mesi, nei giorni scorsi qualcuno ha pensato di fotografare quella sporcizia inviando poi alcune foto all'amministrazione comunale e alle forze dell'ordine.




«Per quel che ci riguarda quelle coppiette nelle loro macchine possono fare ciò che vogliono - sottolineano i residenti di via Rosselli - ma non è possibile che il parcheggio davanti alle nostre case sia diventato un punto di riferimento per queste cose. Anche perché non capita solamente di notte, domenica mattina una coppia è stata vista perfino dai bambini che vanno al parchetto a giocare».



Il parcheggio in questione è quello che confina con la cittadella scolastica, dando sul retro dell'istituto «8 Marzo». Le famiglie che vivono nei condomini della strada raccontano che negli ultimi mesi quella è diventata una vera e propria area «hot», ma a provocare rabbia è soprattutto la sporcizia lasciata sull'asfalto e trovata all'indomani mattina.



È successo anche giovedì scorso, ora a farsi portavoce del malcontento generale è il solito Mario Da Lio. Il 66enne miranese si fa continuamente sentire con il Comune anche solo per segnalare tombini sporchi o piante non potate, figuriamoci se poteva starsene zitto dopo essersi trovato quei preservativi abbandonati davanti alla sua abitazione.



«È un fatto indecente che macchia il decoro del quartiere - dichiara Mario Da Lio - e la cosa più grave è che a pulire dobbiamo pensarci noi residenti. Il mezzo Veritas passa ogni sette o 15 giorni e così noi abitanti ci siamo rimboccati le maniche e messi i guanti per buttare via tutto prima che lo vedessero i bambini. Capita di continuo, ma non deve capitare più». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino