Sesso con le colf nella villa sul Terraglio a Mogliano, un video potrebbe cambiare le carte del processo sull'ex petroliere Miotto

Sesso con le colf nella villa sul Terraglio a Mogliano
MOGLIANO (TREVISO) - Per l'accusa la prova regina che incastrerebbe l'ex petroliere Giancarlo Miotto alle sue responsabilità sarebbe contenuta in un...

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MOGLIANO (TREVISO) - Per l'accusa la prova regina che incastrerebbe l'ex petroliere Giancarlo Miotto alle sue responsabilità sarebbe contenuta in un video, lo stesso che la difesa sostiene invece possa determinare che i rapporti avuti dall'80enne moglianese con le sue due colf erano consensuali. Motivo per cui l'avvocato Enrico Ambrosetti, difensore di Miotto, ha chiesto che venga trascritto l'audio di quel filmato nel corso di un incidente probatorio. Istanza per la quale il gup Marco Biagetti si è riservato la decisione.

Sesso con le colf, la nuova prova video

È dunque in una fase di stallo l'udienza preliminare a carico dell'ex petroliere, accusato di violenza sessuale aggravata da due sue ex governanti, una 36enne di origine filippina e di una 41enne dello Sri Lanka. Entrambe, che nel corso delle indagini hanno ricevuto a titolo di risarcimento una somma complessiva di 75mila euro, non si sono quindi costituite parte civile. L'indagine aveva preso avvio proprio dalla denuncia delle due colf che sostengono di essere state palpeggiate e costrette a rapporti sessuali nelle stanze della villa sul Terraglio dove Miotto vive con la moglie e la figlioletta di 7 anni. Accuse che la Procura ha ritenuto fondate, anche sulla base dei video forniti dalle vittime. «Non c'è stata nessuna violenza: erano rapporti consensuali, che sono avvenuti in casa, dove nelle stanze accanto c'era altro personale di servizio. Nessuna coercizione fisica o morale». È questa la versione che Miotto aveva fornito durante il primo interrogatorio. Gli abusi, per la Procura, sarebbero avvenuti nell'arco di sei mesi: da luglio del 2020 a gennaio del 2021. Fino a quando le due avevano deciso di licenziarsi per poi rivolgersi all'ufficio vertenze della Cgil di Mestre. All'inizio l'obiettivo era ottenere le ultime buste paga e il Tfr. Poi hanno raccontato le violenze. Una delle vittime ha riferito di almeno dieci occasioni in cui è stata costretta a subire violenza, la collega parla invece di quattro episodi. Di cui ci sarebbero, appunto, le prove nel filmato.

 

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Il Gazzettino