Mais ogm, nuovo sequestro di terreni a Fidenato: «Lo segnalo in Procura»

Fidenato in uno dei suoi campi
VIVARO - Ennesimo sequestro preventivo del terreno di Vivaro (Pordenone) di proprietà del leader di Agricoltori Federati, Giorgio Fidenato, che aveva seminato il podere con mais...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VIVARO - Ennesimo sequestro preventivo del terreno di Vivaro (Pordenone) di proprietà del leader di Agricoltori Federati, Giorgio Fidenato, che aveva seminato il podere con mais Ogm. Il provvedimento è stato notificato stamani dagli agenti del Corpo Forestale regionale su disposizione della Procura della Repubblica di Pordenone.




Era stato lo stesso Fidenato ad autodenunciare l'avvenuta semina del campo, che in questo momento si trova in piena fioritura. Tuttavia, pur attendendo, come le volte precedenti, anche l'ordine di distruzione delle piante, stavolta il «paladino» della battaglia per l'utilizzo in agricoltura di organismi geneticamente modificati non intende recepirlo e annuncia battaglia legale nei confronti della magistratura. «Farò una segnalazione alla Procura di Bologna - ha annunciato Fidenato - competente sull'operato dei giudici di Udine e Pordenone, perché indaghi coloro che non rispettano la normativa europea. Sono stufo che la magistratura perda tempo e denaro del contribuente per svolgere indagini nei confronti di chi, come me, agisce nel pieno rispetto della legge comunitaria che come tutti sanno è prevalente su quella dello Stato membro. Non essendoci alcun pronunciamento recente contro l'utilizzo nella Ue del Mon810, è mio diritto farne uso. Non è possibile che ogni volta si debba giungere al pronunciamento della Corte Europea, sempre favorevole a me, e poi comunque proseguire in quella che ormai pare una sorta di persecuzione delle istituzioni. Questa volta non mi farò intimidire - ha concluso - e chiederò alla Procura di procedere contro chi non applica il diritto prevalente».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino