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MESTRE - La Guardia di Finanza di Venezia, diretta dalla locale Procura della Repubblica, ha sottoposto a sequestro oltre 8 quintali di tabacchi lavorati esteri di vari marchi, privi del sigillo del Monopolio di Stato, che avrebbero fruttato sul mercato illegale almeno 150.000 euro.
Nella fase iniziale degli approfondimenti, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno intercettato un corriere espresso all’atto di consegnare pacchi molto voluminosi presso un condominio nella zona centrale di Mestre: all’interno sono state rinvenute confezioni di sigarette - per un quantitativo complessivo di Kg. 240 - provenienti dall’estero, che sarebbero state destinate presso il medesimo civico e indirizzate a nominativi di pura fantasia.
I successivi approfondimenti hanno consentito l’individuazione dell’effettivo destinatario della merce, poi sottoposto a perquisizione: presso la residenza dello stesso sono stati rinvenuti ulteriori Kg. 535 di sigarette di contrabbando, occultate in scatole a doppio fondo.
Un sistema delinquenziale ben collaudato che sarebbe stato reso possibile tramite l’utilizzo di documenti d’identità falsi, posti a corredo della merce, avente come ultima destinazione il Regno Unito. Una volta arrivate a destinazione, le “bionde” sarebbero state pagate dagli acquirenti accreditando le somme dovute su un conto corrente acceso presso una banca privata londinese. Il transito intermedio attraverso l’area Veneziana, secondo le ricostruzioni investigative, sarebbe servito ad eludere i rigidi controlli doganali effettuati nel Regno Unito nei confronti di prodotti provenienti dai Paesi dell’est Europa. I 4 soggetti ritenuti responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria lagunare per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, con l’aggravante della transnazionalità, oltre che per i reati di sostituzione di persona e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
Il Gazzettino