Sequestrati mille chili di vasetti e favi di miele "irregolari" in arrivo dalla Turchia

Miele
TRIESTE - Nell'ambito delle attività istituzionali dirette al contrasto e alla repressione dei traffici illeciti inerenti ai flussi merceologici, i funzionari Adm...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TRIESTE - Nell'ambito delle attività istituzionali dirette al contrasto e alla repressione dei traffici illeciti inerenti ai flussi merceologici, i funzionari Adm di Trieste, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno proceduto al controllo di un automezzo proveniente dal Porto di Mersin (Turchia) che transitava presso il Porto Franco Nuovo con destinazione Belgio. L'operazione, che si inquadra nella più generale attività di controllo e monitoraggio del Transito Comune/Comunitario esterno per il contrasto dei fenomeni di illecita importazione di beni, ha permesso di rinvenire 36 cassette contenenti vasetti e favi per un totale di 980 kg. di miele non dichiarati né accompagnati da idonea certificazione sanitaria.

Il trasporto era scortato da documenti di transito che indicavano la presenza di oltre 1.000 colli per un peso lordo di circa 16.000 chili ma l'eccessiva frammentazione del carico, la varietà e la quantità di articoli presenti inducevano il personale Adm e Gdf a procedere allo scarico totale dell'automezzo per un'approfondita verifica fisica. La merce non dichiarata è stata confiscata per contrabbando amministrativo ed è stata comminata una sanzione pecuniaria pari a due volte i diritti di confini dovuti. Non essendo possibile certificare l'origine e le condizioni sanitarie, il miele è stato destinato alla distruzione presso un centro specializzato. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino