Mascherine pericolose per la salute, la Finanza sequestra altri 50 milioni di pezzi

Le mascherine sequestrate dalla Guardia di Finanza
GORIZIA - La Guardia di Finanza di Gorizia ha recuperato e posto sotto sequestro ulteriori 50 milioni di mascherine fornite dalla prima struttura commissariale per la gestione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

GORIZIA - La Guardia di Finanza di Gorizia ha recuperato e posto sotto sequestro ulteriori 50 milioni di mascherine fornite dalla prima struttura commissariale per la gestione della crisi pandemica alle Regioni e da queste distribuite alle strutture sanitarie e alle amministrazioni pubbliche. Si tratta del residuo di forniture per circa 250 milioni di pezzi approvvigionato dalla precedente gestione della struttura per l'emergenza, di cui 65 milioni già sequestrati nel corso delle attività avviate dallo scorso mese di febbraio, in quanto non conformi alle normative vigenti e pericolosi per la salute. Le analisi di laboratorio che hanno preceduto i primi sequestri avevano evidenziato che il coefficiente di penetrazione di questi dispositivi è decisamente superiore agli standard previsti. In alcuni casi, infatti, la capacità filtrante è risultata essere addirittura 10 volte inferiore rispetto a quanto dichiarato, con conseguenti rischi per il personale sanitario che le aveva utilizzate nella falsa convinzione che potessero garantire un'adeguata protezione. L'attività nel suo complesso ha permesso di sequestrare circa 115 milioni di Dpi pericolosi che l'analisi della documentazione acquisita ha consentito di stimare nel valore in circa 300 milioni di euro, nonché di condurre alle responsabilità penali dei rappresentanti legali delle società fornitrici della struttura commissariale.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino