OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, su delega della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a sette distinti provvedimenti di confisca di beni, per un importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro, in seguito alla condanna definitiva di altrettante persone, per reati tributari. I beni immobili e mobili confluiti nel patrimonio dello Stato consistono in 4 fabbricati, 5 veicoli, 2 partecipazioni societarie e disponibilità finanziarie. In dettaglio, i reati passati in giudicato sono in due casi l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di 800 mila euro; in altri tre casi, l’omessa dichiarazione dei redditi ai fini delle imposte dirette e dell’I.V.A. per 387 mila euro; in un ulteriore caso, la dichiarazione fraudolenta di costi fittizi per 200 mila euro; infine, in un ultimo caso, l’omesso versamento dell’I.V.A. per circa 740 mila euro.
Chi sono
In merito ai profili dei condannati, è emerso che gli stessi, all’epoca dei fatti, erano amministratori di imprese attive nei settori delle opere stradali, dell’ingegneria informatica, della lavorazione di prodotti tessili, del commercio di vetro, dell’agricoltura e della compravendita di autoveicoli. Con le condanne, sono state irrogate anche pene per complessivi 111 mesi di reclusione, diversamente distribuiti tra gli indagati secondo la gravità dei reati: si va da un minimo di 8 mesi a un massimo di 2 anni. Per quanto riguarda gli immobili confiscati, si tratta di una villa e tre abitazioni residenziali, con relative pertinenze, tutte nella Marca; tra le autovetture, invece, spiccano una Bmw e una Nissan di recente immatricolazione.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino