Sequestrato, portato nel bosco e minacciato con coltelli e asce: presi i tre aguzzini

Sequestrato, portato nel bosco e minacciato con coltelli e asce: presi i tre aguzzini
MONTECCHIO MAGGIORE (VICENZA) - Sequestro di persona, tentata estorsione, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi in concorso: scatta l'ordinanza di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MONTECCHIO MAGGIORE (VICENZA) - Sequestro di persona, tentata estorsione, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi in concorso: scatta l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 cittadini di origine tunisina, da diversi anni residenti in Italia. Ad eseguirla i carabinieri di Montecchio Maggiore, in collaborazione con gli agenti della polizia di frontiera di Bologna e Civitavecchia (Roma).

I fatti, legati a traffici di droga, risalgono allo scorso 10 giugno, nei comuni di Sovizzo e Brendola, altri due comuni della provincia berica della stessa area. Un cittadino marocchino, residente nel Vicentino, venne sequestrato e portato in un bosco per oltre un'ora sotto la minaccia di un coltello e di asce. Secondo quanto dichiarato in sede di denuncia dalla stessa vittima, che aveva riportato ferite guaribili in 15 giorni, i tre lo accusavano di aver sottratto una grossa partita di cocaina, chiedendogli anche 3mila euro per il "disturbo". La denuncia ha consentito di risalire ai tre tunisini che sono stati arrestati in momenti diversi del 2022, al loro rientro in Italia al porto di Civitavecchia e all'aeroporto di Bologna. Uno di loro si trova ora in carcere mentre agli altri due sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Pattuglia dell'Arma di Montecchio Maggiore

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino