Narcotraffico, sequestrati oltre 6 milioni di euro: la famiglia criminale trasferiva il denaro da Milano a una società orafa vicentina

Incastrati due cittadini macedoni: hanno chiesto di entrare negli uffici dell'azienda a due ispettori della Finanza in borghese

Il denaro sequestrato dalla Guardia di finanza
Con un fermo e quattro perquisizioni in diverse abitazioni e in un’azienda di Vicenza, la Guardia di Finanza ha sequestrato disponibilità finanziarie e...

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Con un fermo e quattro perquisizioni in diverse abitazioni e in un’azienda di Vicenza, la Guardia di Finanza ha sequestrato disponibilità finanziarie e denaro contante per oltre 6 milioni di euro. Le indagini hanno permesso di individuare ieri, giovedì 14 marzo, un gruppo familiare, con base a Cusago (Ml), formalmente impegnato nella conduzione di un mobilificio ma, di fatto, dedito al riciclaggio, tramite sistema “hawala”, di ingenti somme di denaro frutto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti a Milano e nel Nord Italia. Il denaro, contato e confezionato nei sacchetti della spesa presso la base operativa del sodalizio criminale in un appartamento milanese, era successivamente trasferito presso una società di Vicenza attiva nel locale distretto orafo.

Nel corso delle operazioni nell’azienda vicentina, sono arrivati in auto due cittadini macedoni, rispettivamente di 27 e 37 anni, che hanno prelevato dal portabagagli due sacchetti della spesa contenenti 19 involucri di cellophane nei quali erano riposte banconote di vario taglio (dai 5 ai 500 euro). All’esterno dell’azienda, pensando di trovarsi di fronte a due dipendenti della società orafa vicentina, hanno chiesto di entrare presso gli uffici a due ispettrici in borghese delle Fiamme Gialle beriche.

Questi ultimi, dopo aver intravisto il contenuto delle buste, li hanno lasciati entrare dando pronto avviso ai colleghi che stavano già operando nei locali aziendali, dove i due “spalloni” sono stati bloccati ed identificati ed è stato loro sequestrato il denaro contante trasportato per oltre 200 mila euro.

Considerato che gli stessi non hanno voluto spiegare il motivo della loro presenza e la provenienza del denaro,  destinato a quella che dalle indagini è una società coinvolta nel riciclaggio dei proventi del narcotraffico, è stato dato immediato avviso al P.M. di turno della Procura della Repubblica di Vicenza, il quale, in coordinamento con l’A.G. milanese, ha disposto l’arresto in flagranza dei due macedoni ed il sequestro preventivo d’urgenza del denaro da loro trasportato.

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Il Gazzettino