Treviso. Trappola su una chat, viene attirato in un casolare. Impiegato sequestrato, picchiato e derubato, liberato dai carabinieri

In carcere tre giovanissimi (uno ha appena 15 anni) che hanno prima messaggiato, poi portato il 50enne in una cascina abbandonata a Vedelago

VEDELAGO (TREVISO) - Seviziato, picchiato e derubato. Sembra una scena del famoso film di Stanley Kubrick "Arancia Meccanica" e invece è tutto vero. Questo...

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VEDELAGO (TREVISO) - Seviziato, picchiato e derubato. Sembra una scena del famoso film di Stanley Kubrick "Arancia Meccanica" e invece è tutto vero. Questo è quanto è accaduto ad un impiegato trevigiano sui 50 anni è stato sequestrato da tre malviventi (uno di loro ha appena 15 anni). I carabinieri lo hanno trovato con diverse botte in tutto il colpo, imbavagliato e legato con dello scotch in un casolare nella zona della Castellana, a Vedelago. Quando i militari lo hanno rinvenuto, sdraiato a terra in mezzo alla polvere, sopra di lui c'era seduto un altro uomo che lo teneva immobile a terra. 

La trappola in chat, poi la sevizia

L'uomo è caduto in una trappola. Sono diversi i messaggi scambiati con i suoi rapitori in una chat. Poi, nella giornata di sabato 18 febbraio, l'azione. La vittima è stata legata mani e piedi con del nastro isolante, tenuta ferma da uno dei malviventi che gli si è seduto sopra: lo minacciavano con due coltelli e uno storditore elettronico, noto come teiser. Lo scotch sulla bocca quasi gli impediva di respirare. Trenta minuti di puro terrore. 

L'arresto

I tre sono stati arrestati in flagranza dai militari dell'Arma. Dovranno rispondere di sequestro di persona, lesioni personali, porto di oggetti atti a offendere e rapina aggravata. Hanno sottratto all'uomo il bancomat e quando sono stati fermati dai carabinieri avevano già prelevato 60 euro, muovendosi in bicicletta. Nessuno dei tre aveva precedenti: si tratta di un disoccupato e due studenti. Il minore ora si trova nel centro di prima accoglienza di Treviso (ex carcere minorile), gli altri due in carcere a Santa Bona. I Carabinieri lanciano un appello e chiedono a chiunque abbia informazioni in merito di farsi avanti, stando ai primi accertamenti, sembra infatti che questo non sia il primo caso. 

Le lesioni e la prognosi 

La vittima, picchiata pesantemente, è stata soccorsa e affidata alle cure dei sanitari. La prognosi è di 30 giorni, ora si trova a casa. Il blitz dei carabinieri è stato possibile perché da giorni gli investigatori stavano monitorando alcuni movimenti sospetti attorno all'edificio. 

 

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Il Gazzettino