Sequestrati vicino al Penzo 1.200 articoli di merchandising (maglie, sciarpe ecc) del Venezia e di squadre di A

Sequestrati vicino al Penzo 1.200 articoli di merchandising (maglie, sciarpe ecc) del Venezia e di squadre di A
VENEZIA - Militari della Guardia di Finanza di Venezia hanno sequestrato domenica scorsa, in occasione della partita di calcio Venezia-Milan, 1.217 articoli di merchandising quali...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - Militari della Guardia di Finanza di Venezia hanno sequestrato domenica scorsa, in occasione della partita di calcio Venezia-Milan, 1.217 articoli di merchandising quali maglie, sciarpe, polsini del Venezia Calcio e di numerose squadre di calcio della Serie A e altri gadget, i quali - anche sulla base della valutazione di un perito qualificato - risultavano contraffatti. Inoltre, sono stati individuate due persone che tentavano di accedere allo stadio sprovviste di biglietto di ingresso.

Gli articoli contraffatti sono stati individuati nei pressi dello stadio “Penzo”, dove un ambulante proponeva giochi di abilità agli avventori, concedendo in premio capi di vestiario sportivo, tra cui sciarpe, maglie e polsini, con i colori tipici della squadra di calcio del Venezia e di altri club nazionali. L'uomo, cittadino italiano, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Venezia.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino