Sequestrano il fidanzatino della figlia e lo picchiano con una mazza da baseball

Provvidenziale l'intervento dell'Arma
TREVISO - Contrari al fidanzamento della loro figlia, di 15 anni, con un coetaneo marocchino, due genitori trevigiani lo hanno sequestrato, minacciandolo prima con un fucile...

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TREVISO - Contrari al fidanzamento della loro figlia, di 15 anni, con un coetaneo marocchino, due genitori trevigiani lo hanno sequestrato, minacciandolo prima con un fucile carico e poi picchiandolo con una mazza da baseball. Per questo due coniugi 37enni di Caerano San Marco (Treviso), sono stati denunciati dai carabinieri di Montebelluna per sequestro di persona, minaccia aggravata, lesioni personali e omessa custodia di armi.




Provvidenziale l'intervento dei militari dell'Arma, avvisati dalla madre e dal fratello del giovane, che hanno evitato il peggio: la ragazzina, sola in casa, aveva invitato il suo "morosetto", perchè non si aspettava il rientro improvviso dei genitori. Ha perciò fatto uscire sul balcone il ragazzo marocchino, facendolo rientrare dopo aver dato rassicurazioni al padre. Invece il ragazzino è stato scoperto e per lui sono state due ore di terrore.



Preso per la gola, è stato scaraventato in un armadio e qui tenuto sotto minaccia di un fucile, caricato sotto i suoi occhi. Poi l'uomo si è fatto dare dalla moglie una mazza da baseball con la quale ha colpito il 15enne alle gambe. L'aggressione si è fermata per l'arrivo dei carabinieri avvertiti dai parenti della vittima la quale, mentre era sul balcone, aveva mandato un sms per riferire della situazione. Poi non aveva più risposto al cellulare.



La coppia, sentendo suonare il campanello di casa, ha spento la luce, ma poi vista l'insistenza degli investigatori ha aperto loro la porta, dopo aver fatto fuggire da un uscio secondario il ragazzino, minacciandolo di morte se avesse parlato. I due, che hanno negato ogni addebito, hanno riferito che il ragazzino aveva rubato alcuni mesi fa il cellulare della figlia (ma non c'è traccia di denuncia).



Il giovane immigrato, terrorizzato e rintracciato poco dopo, ha denunciato l'aggressione, mentre la fidanzatina - probabilmente per difendere i genitori - ha anche negato di averlo visto e sentito, ma è stata smentita dalla testimonianza di una vicina di casa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino