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SAN DONÀ - «Negare sempre, negare l’evidenza soprattutto. Con la speranza, o la convinzione, di riuscire a farla franca». Così recita un vecchio adagio, preso alla lettera da un 45enne di Torre di Mosto che, per riuscire a evitare la denuncia per omissione di soccorso, è andato anche oltre, incolpando nientemeno che l’ignara madre.
Ma i vigili non si sono fatti convincere, anche perché dalla loro c’erano prove schiaccianti, a cominciare dalle immagini della video sorveglianza. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati collegati all’uso di stupefacenti e senza patente di guida, è stato deferito all’autorità giudiziaria per omissione di soccorso.
LA SETTIMANA SCORSA
Erano le 19 circa quando, all’intersezione tra le vie XIII Martiri e Carozzani, a due passi dal centro cittadino di San Donà di Piave, una Volkswagen Golf condotta da una donna di 50 anni, del posto, è stata tamponata con violenza da una utilitaria, una vecchia Fiat Punto come si scoprirà in seguito. Il conducente, invece di fermarsi a prestare soccorso o quantomeno per verificare i danni provocati ed effettuare la constatazione amichevole, ha innestato la retromarcia e si è dileguato, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto la pattuglia della Polizia locale per un lavoro che è dovuto andare oltre ai rilievi di rito: la donna, infatti, ha raccontato che il tamponamento era stato provocato da un’auto pirata. E così, mentre la conducente ricorreva alle cure del pronto soccorso, con prognosi di dieci giorni, gli agenti iniziavano a raccogliere informazioni sull’automobilista fuggito.
LE RICERCHE
Qualche testimonianza ha permesso di tracciare un primo quadro; le immagini della video sorveglianza hanno poi fatto il resto, con la rilevazione della targa. Si è così risaliti al 45enne di Torre di Mosto, con alcuni precedenti che lo avevano portato alla sospensione, a tempo indeterminato, della patente. Probabilmente quello il motivo che lo aveva spinto a darsi alla fuga. Ma quanto accade subito dopo avere suonato al campanello di casa sua ha sbalordisce gli stessi agenti: per cercare di scagionarsi del reato che gli veniva contestato, ha cercato in tutti i modi di convincerli che alla guida della Punto c’era la mamma, 70 anni e, lei sì, con la patente in regola. Naturalmente i vigili non gli hanno creduto, essendoci anche l’evidenza di tutti i dati raccolti. Per lui è scattato, dunque, il deferimento all’autorità giudiziaria per omissione di soccorso. Vigili ora al lavoro per scovare l’altro pirata della strada, nel tamponamento dell’altro ieri sera, nella rotatoria di via Garibaldi.
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Il Gazzettino