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SELVA DI CADORE (BELLUNO) - In 26 l'hanno cercata di notte un paio d'ore, in zona Santa Fosca, finché l'hanno trovata. Impaurita, ma per fortuna in salute, un'80enne turista di Padova era seduta nei pressi del torrente Fiorentina. Le sue grida di aiuto non si sentivano perché il rumore dell'acqua irruente era più forte della sua voce. Ma due pompieri volontari, percependo un flebile richiamo, hanno voluto approfondire la situazione. Hanno illuminato l'area con le torce frontali e hanno portato a termine nel migliore dei modi la loro missione.
L'allarme è stato lanciato mercoledì sera attorno alle 22.30: la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Val Fiorentina per attivare, assieme ai Vigili del fuoco, la ricerca di una signora, uscita dalla casa di villeggiatura a Santa Fosca nel pomeriggio, per la consueta passeggiata, e non più rientrata. «Dato che l'ultima volta che la signora era stata vista si trovava a Pescul - spiega il capostazione Soccorso alpino Val Fiorentina Sebastiano Pallua - in quella zona si sono concentrati i soccorritori, arrivati anche dalle Stazioni di Val di Zoldo e Alleghe, perlustrando sentieri e strade silvopastorali.
Alla ricerca della signora, che pare si sia incamminata da Pescul verso il monte Fertazza e che poi abbia intrapreso un sentiero in direzione Santa Fosca perdendo l'orientamento, si sono messi all'opera 26 soccorritori divisi in nove squadre: una ventina di vigili del fuoco tra volontari di Selva di Cadore e Colle Santa Lucia e permanenti di Agordo e Belluno e sei membri del Soccorso alpino (quattro della Val Fiorentina e uno a testa per Alleghe e Zoldo). Tra i presenti, specialisti della topografia applicata al soccorso.
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